Alla cerimonia di premiazione dei David di Donatello non poteva scorrere tutto liscio. Il conduttore Paolo Ruffini ha accolto Sophia Loren come nessuno mai avrebbe osato fare. «Lei Sophia è una gran topa», ha esternato il conduttore. Lei esterrefatta ha replicato: «Eh è proprio una bischerata non so neanche cosa significa perché lei parla un dialetto che io non conosco». Il ragazzo viene ripreso per un gaffe da Marco Bellocchio («Sono stato scoperto più di 50 anni fa») e poi bonariamente viene sgridato anche da Paolo Virzì («Modera eh, diamo un buon esempio»). Insomma, la serata non è andata proprio in modo eccellente per il presentatore che, insieme ad Anna Foglietta, ha condotto la cerimonia delle statuette del miglior cinema italiano.
guarda il video:
(Video da CorriereTv)
«BELLEZZA NON TOPA» – Come prevedibile su Twitter è partito il coro di indignados. «Ben peggiore la gaffe su bellocchio secondo me», twitta Julius. «Buongiorno, una domanda: ma Paolino Ruffini è ancora in circolazione? Così, per chiedere…», cinguetta Domenico.
La #Loren è una donna eccezzionale, garbata, sincera, decisa, con cuor da vendere, dolcezza infinita, bravura da STAR !! non #Topa #Ruffini
— Luca Profili (@Luca_Profili) 11 Giugno 2014
Ma ruffini lo sa che ha rischiato di brutto un gancio da bellocchio? #mlmt
— johnny palomba (@johnnypalomba) 10 Giugno 2014
+++ CLASS ACTION DI CELENTANO-DOMINGUIN-QUINN-TOGNAZZI CONTRO RUFFINI PER LESA MAESTA’ +++ #David2014
— alberto infelise (@albertoinfelise) 10 Giugno 2014
Anche in America, è vero, gli Oscar li presentano dei Comici. Solo che loro c’hanno Billy Cristal e Seth Macfarlane. Noi Paolo #Ruffini.
— Federico Mauro (@fedmauro) 10 Giugno 2014
Dare in mano a Paolo Ruffini il palco dei David di Donatello è l’emblema di un’Italia che se ne sbatte le palle… http://t.co/1iVigOpRoM
— Giuseppe E Cardinale (@PeppeECardinale) 10 Giugno 2014
Ruffini… come rovinare una serata prestigiosa i David di Donatello! Du tamarri in mezzo alle star. Mah.
— le tortediStefaniaBN (@Stefania973) 10 Giugno 2014
Non è un paese per «topa». Specialmente davanti a una donna che è l’emblema del cinema italiano.