La magia di Wimbledon, i mondiali del tennis

24/06/2014 di Andrea Mollica

I Mondiali di calcio Brasile 2014 sono la competizione sportiva più seguita del pianeta. In contemporanea si svolge l’equivalente dei mondiali per il tennis, ovvero Wimbledon. Il più antico torneo del mondo, il più prestigioso dei quattro del Grande Slam, che ogni volta rapisce centinaia di milioni di spettatori ed appassionati per la magia delle palline che rimbalzano sull’erba, una rarità sempre più preziosa nel tennis moderno.

Il Centre Court di Wimbledon, Photocredit: Matthew Stockman/Getty Images
Il Centre Court di Wimbledon, Photocredit: Matthew Stockman/Getty Images

WIMBLEDON , I MONDIALI DEL TENNIS – La vittoria del trionfatore dell’edizione 2013, Andy Murray, ha avviato il torneo di Wimbledon, The Championship, la più importante manifestazione del circuito tennistico mondiale. Il tennis è uno sport individuale dove esiste un’importante competizione per squadre nazionali come la Coppa Davis, ma i suoi “Mondiali” si giocano sui campi dei quattro tornei del Grande Slam, l’Australian Open di Melbourne, l’Open di Francia o Roland Garros di Parigi, Wimbledon o The Championship come è conosciuto per gli appassionati, e l’US Open di New York. Wimbledon è l’appuntamento più importante e prestigioso dei quattro tornei dello Slam, le competizioni che disegnano le gerarchie del tennis. Il torneo di Wimbledon, dal nome dell’omonimo quartiere di Londra, si svolge presso l’All England Club dal 1877, e si gioca sull’erba come da antica tradizione. Il tennis è nato e si è giocato prevalentemente su questa superficie all’inizio della sua storia, anche se nel corso degli ultimi decenni la terra battuta ed il cemento hanno poi soppiantato l’erba. Wimbledon è rimasto l’unica competizione del Grande Slam ad essere giocato sui campi verdi, un elemento che ha aggiunto ulteriore fascino al torneo più antico del mondo. La superficie di gioco non è l’unico elemento che distingue Wimbledon dagli altri tornei: i tennisti devono rinunciare ai loro sgargianti e colorati completi, indossando tenute da gioco rigorosamente bianche. Poche eccezioni sono ammesse in questo senso, così come si conservano ancora regole di comportamento tipiche dell’epoca vittoriana, come l’obbligo di inchinarsi davanti ai Reali britannici, se presenti. Il connubio tra la reviviscenza della tradizione e la competizione più importante del tennis rendono The Championship l’evento sportivo più atteso dell’anno per gli appassionati di questo sport, e il torneo più importante per la carriera di ogni tennista.

WIMBLEDON, I VINCITORI – Il torneo di Wimbledon si gioca dal 1877, e in questo lasso temporale la competizione non si è svolta solo durante gli anni della I e II guerra mondiale. The Championship si suddivide in diverse competizioni. La più prestigiosa è il singolare maschile, seguito dal singolare femminile. Minore attenzione è dedicata al doppio maschile così come femminile oppure i tornei juniores. Tra i vincitori di Wimbledon ci sono i tennisti più importanti della storia. Il record di vittorie nel singolare maschile è detenuto da William Renshaw, uno dei più grandi giocatori dell’Ottocento, a cui possiamo comparare, nei secoli successivi, solo Pete Sampras e Roger Federer. Questi tre tennisti hanno vinto per 7 volte sui campi in erba dell’All England Club, assicurandosi così un posto nella leggenda. Grazie alle numerose vittorie conquistate nel più prestigioso e antico degli Slam Federer e Sampras sono riusciti a diventare i tennisti più vincenti della storia. Il giocatore svizzero guida la classifica dei tornei del Grand Slam conquistati con 17 successi, contro i 14 ottenuti dal tennista statunitense. Federer condivide con Björn Borg il record di vittorie consecutive nell’era Open, cinque, mentre nell’era amatoriale questo primato fu stabilito con sei successi consecutivi da Renshaw. Rod Laver è invece l’unico giocatore della storia ad aver vinto il torneo di Wimbledon nello stesso anno in cui ha vinto gli altri tre tornei del Grande Slam. Un’impresa riuscita per due volte, nel 1962 e nel 1969, e finora mai eguagliata nella storia del tennis. Nel campo femminile invece il primato della maggiori vittorie, ben nove, spetta a Martina Navratilova, la tennista ceca naturalizzata statunitense che dominò il tennis tra gli anni settanta e gli anni ottanta. Una delle sue grandi rivali, la tedesca Steffi Graf, la giocatrice che ha collezionato il maggior numero di Slam, ben 22, la segue a 7 nell’era Open.

La finale più bella di Wimbledon, nel 2008, tra Rafael Nadal e Roger Federer, Photocredit: Julian Finney/Getty Images
La finale più bella di Wimbledon, nel 2008, tra Rafael Nadal e Roger Federer, Photocredit: Julian Finney/Getty Images

WIMBLEDON 2014, ROGER FEDERER E RAFAEL NADAL – Il torneo di Wimbledon del 2014 potrebbe determinare significativi cambiamenti nelle statistiche del Grande Slam. Roger Federer avrà probabilmente l’ultima chance di diventare il giocatore più vincente nella storia dell’All England Club; il tennista svizzero appare in buona forma, come ha dimostrato vincendo al torneo di Halle, che lo ha visto prevalere per la settima volta. Federer ha ormai 33 anni, ma rimane ancora il giocatore più dotato del circuito, ed uno dei più adatti per il gioco sull’erba, dove contano maggiormente l’anticipo e il tocco rispetto alla corsa e alla potenza che ormai imperano sulle altre superfici. Avviato verso la fine di una carriera leggendaria, Federer ha dimostrato di faticare a reggere il peso di un torneo del Grande Slam, dove chi arriva in finale gioca sette incontri ed almeno 21 set, uno sforzo fisico molto più intenso rispetto alle altre competizioni del circuito. Vista la buona forma fisica e lo stato non eccellente dei suoi principali avversari, l’edizione di quest’anno potrebbe offrire a Federer l’ultima grande chance di vincere otto Wimbledon, record assoluto, così come di portare il suo bottino degli Slam a 18, allontanando la minaccia di Nadal. La facile vittoria contro l’italiano Paolo Lorenzi al primo turno ha confermato le sensazioni positive su Federer. Il numero 1 al mondo, recente vincitore del Roland Garros, deve invece superare il trauma delle ultime edizioni del torneo inglese, che hanno coinciso con eliminazioni al secondo turno nel 2012 e al primo l’anno scorso. Una macchia sul percorso di un vincitore di 14 Slam, tra i quali due Wimbledon, nel 2008 e nel 2010. Nadal manca una finale dal 2011, quando perse contro l’allora irresistibile Novak Djokovic, e quest’anno ha dimostrato di avere un buono stato di forma, che però deve essere confermato sull’erba, superficie problematica per il suo fisico ormai piuttosto ammaccato. Il primo match contro lo slovacco Klizan ha confermato alcune delle difficoltà del tennista spagnolo già viste all’inizio dei Wimbledon scorsi, ma alla fine Nadal ha prevalso sul non irresistibile avversario ritrovando buone sensazioni anche dal suo rovescio, il suo colpo più problematico sull’erba.

Novak Djokovoc,  vincitore di Wimbledon 2011, Photocredit: CARL COURT/AFP/Getty Images
Novak Djokovoc, vincitore di Wimbledon 2011, Photocredit: CARL COURT/AFP/Getty Images

WIMBLEDON 2014, NOVAK DJOKOVIC, ANDY MURRAY E LE SORPRESE – Il tennista serbo, numero due al mondo, è stato il miglior giocatore del 2014, visti i suoi numerosi successi nei tornei del Master 1000, anche se nelle prove del Grande Slam ha collezionato amare delusioni. La prematura eliminazione contro Wawrinka agli Australian Open e la sconfitta nella finale del Roland Garros contro Nadal hanno indicato ancora una volta le difficoltà di Novak Djokovic a vincere i tornei del Grande Slam, nonostante la sua elevata competitività in queste competizioni. Dal 2011 fino all’ultimo Open di Francia il tennista serbo è arrivato sempre in semifinale oppure in finale, con la sola eccezione dei quarti dell’ultimo Australian Open, persi contro il vincitore Stan Wawrinka. Se Djokovic avrà la forma di Parigi potrà ambire a bissare il titolo conquistato nel 2011. Il primo turno è stato sbrigato con molta facilità dal tennista serbo, come è riuscito anche ad Andy Murray. Il tennista scozzese è riuscito a riportare il trofeo messo in palio all’All England Club nel Regno Unito dopo ben 77 anni dall’ultima vittoria di Fred Perry. Un successo che ha segnato una tappa fondamentale nella carriera di Murray, che però da allora è diventato molto meno competitivo, passando dal numero 2 del ranking mondiale al numero 5. Al Roland Garros Murray è però tornato su alti livelli, arrivando in semifinale sulla superficie a lui più ostica, la terra battuta. Oltre ai Big 4, Wimbledon potrebbe offrire il palcoscenico a qualche nome nuovo. Il vincitore dell’Australian Open, lo svizzero Wawrinka, l’unico tennista ad vinto un torneo dello Slam a parte Nadal, Federer, Djokovic e Murray negli ultimi cinque anni, non ha dato segnali molto confortanti dopo aver conquistato il successo più importante della sua carriera. In questi ultimi anni di dominio dei Big 4 diversi tennisti hanno mostrato buone capacità. Tra le possibili sorprese per Wimbledon 2014 ci sono il canadese Milos Raonic, grande servitore e con discrete doti di scambio sorrette da un dritto potente e preciso, il talentuoso bulgaro Grigor Dimitrov, noto per l’ottima tecnica e la relazione con Maria Sharapova, e il giapponese Kai Nishikori. Si attendono conferme dal semifinalista dell’anno scorso Jerzy Janowicz, mentre mancherà Juan Martin Del Potro, fuori per infortunio e che l’anno scorso fu protagonista di un duello memorabile perso all’ultimo contro Djokovic, che gli impedì di strappare il biglietto della finale.

 

Share this article