La mostra con le false suore sexy

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Un’altra provocazione di Bruce LaBruce



Suscita polemiche a Madrid la mostra fotografica “Obscenity” del regista trash canadese Justin Stewart, alias Bruce LaBruce, 47 anni, che rappresenta diverse donne, fra cui la cantante spagnola Alaska e l’attrice Rossy de Palma, vestite da suore o da “sante” in tenute ultra-sexy. Ne parla El Pais.



BLASFEMIA – L’associazione cattolica conservatrice Apostolado Eucaristico (Aes) ha definito l’iniziativa “blasfema” ed ha convocato una manifestazione domani sera davanti alla galleria “La Fresh” che ospita la mostra fino al 4 aprile. Fra le immagini che più hanno suscitato polemica, quelle di Alaska in un vestitino nero scollato e aderente che interpreta una Pietà con il marito Mario Vaquerizo, o di Rossy de Palma, una delle attrici preferite di Pedro Almodovar, vestita da suora con un bustino trasparente e ultra-scollato, l’aria estatica.



I PRECEDENTI – LaBruce ha spiegato ai cronisti di essere interessato dalla “relazione fra l’estasi sessuale e l’estasi religiosa, che hanno uno sguardo simile”. Alle proteste si e’ associata anche la fondazione Franco, vicina alla famiglia dell’ex-dittatore Francisco Franco, che ha denunciato una “mostra dell’ingiuria’ e ‘un violento attacco contro la religione cattolica”. Le sue opere sono conosciute per contenere ampie percentuali di oscenità. La scorsa estate gli vennero confiscate, dalla polizia del suo Paese, il Canada, 400 polaroid bollate come “oscene”. Ancora, nel 2010 un suo film, L. A.Zombie, in cui i protagonisti erano una combinazione di sesso e necrofilia, venne vietato in Australia.

LA MIA ARTE – Eppure Bruce non sembra preoccuparsi delle continue “chiusure” alla sua “arte”: “Sono 25 anni che vivo grazie a questo lavoro”. Sembra imperturbabile, non si muove mai. Neanche quando, durante il colloquio con la stampa, si avvicina un cane che gli lecca una gamba. Questa la sua spiegazione relativamente al giudizio dedicato alle sue opere: “Tutto cambia a questo mondo. La cultura e l’arte sono come una pendola, e in questo momento il suo movimento la porta sul lato conservatore. Per questo motivo oggi ci si lamenta di cose che fino a qualche anno fa non venivano neanche ritenute pornografia”.

COLPA DEL CONSERVATORISMO – Eppure dopo l’Australia, tocca a Madrid. E i kilometri sono tanti. Dev’essere davvero grande quella pendola. “La mia idea era di ritrarre i personaggi più famosi, visto il rapporto che lega fama e religione. Le celebrità vengono idolatrate come fossero santi. Per questo motivo ho usato immagini sacre”. Non è umorismo, e lo conferma lui stesso: “Sono serio. Nessuna ironia, come nel caso della foto in cui un trans vergine allatta il bambino Gesù. Si, c’è del divertimento, come il caso della foto dell’attrice Maria Forqué impegnata a bere una coca cola durante una pausa, con ancora indosso il vestito di “scena”.

LA CECITA’ DELLA RELIGIONE – In  molti dei ritratti, gli attori appaiono con ostie su occhi e bocca: “Questo -continua Bruce- simboleggia che a volte le persone vengono rese cieche dalla religione, che spinge loro a guardare e parlare con la parola di Cristo”. Le polemiche, come detto, non fermano Bruce il quale è già pronto con un nuovo progetto “di difficile attuazione a causa della mancanza di finanziamenti visto che siamo in un periodo in cui il conservatorismo la fa da padrona”.