La pagina di pubblicità per Dell’Utri sul Corriere della Sera

Una pagina acquistata come pubblicità sul Corriere della Sera, con una scritta in blu a centro pagina: «Al tuo fianco, Marcello». E circa ottanta messaggi di sostegno da parte di familiari, amici, ex collaboratori di Publitaliafondazioni culturali ed editoriali. Un’iniziativa di solidarietà nei confronti di Dell’Utri, l’ex senatore di Forza Italia condannato in via definitiva a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. A comprare lo spazio sul quotidiano, raccogliendo messaggi e firme, è stata la moglie, Miranda Ratti. «Non una protesta, volevamo testimoniare la nostra presenza», ha spiegato invece la segretaria.

 

Marcello Dell'Utri Libano

 

LA PAGINA SUL CORSERA PER DELL’UTRI – Da due settimane circa l’ex parlamentare, tra i fondatori di Forza Italia, si trova recluso nel carcere di Parma, dopo l’estradizione del 13 giugno scorso dal Libano, dove si era rifugiato prima del verdetto finale della Corte di Cassazione. Nel penitenziario della Burla dovrà scontare la pena, dopo che era stata confermata la condanna in secondo grado. Per diciotto anni, dal 1974 al 1992, Dell’Utri è stato il «mediatore e garante dell’accordo tra Berlusconi e Cosa nostra» (come si leggeva nelle motivazioni della sentenza d’appello). Nonostante quanto accertato dalla giustizia in via definitiva, c’è chi resta dalla parte dell’ex senatore azzurro: «Siamo sempre orgogliosi di avere avuto il privilegio di lavorare nella Publitalia diretta da Marcello Dell’Utri e nulla può cambiare il nostro giudizio sul contributo positivo e straordinario che il nostro lavoro con lui ha donato a tutta l’Industria e al nostro Paese», hanno scritto alcuni ex colleghi.

Tra le firme nella pagina pro-Dell’Utri, c’è anche Niccolò Querci, consigliere Mediaset e vice-presidente di Publitalia ’80, che lo ha definito un «maestro impagabile». O Alessandro Salem, dg dei contenuti Mediaset. Ma c’è anche il messaggio del suo storico autista Giuseppe Mariani, con lui per quasi tre decenni. E quello della segretaria, Ines: «Oltre 30 anni di lavoro vissuti fianco a fianco, la stima e l’affetto aumentano quotidianamente, andiamo avanti». Così come il ringraziamento della Bacigalupo di Palermo, la squadra che aveva fondato nel 1957.

I MESSAGGI PER DELL’UTRI –  Solidarietà anche da chi condivide con Dell’Utri la passione per libri e letteratura, come lo scrittore Guido del Giudice: «Migliaia di amici leali ti sono sempre vicini. I tuoi libri». Dopo pochi giorni in carcere, l’ex parlamentare aveva protestato perché il regolamento del penitenziario non gli consentiva di poter avere a disposizione più di due volumi, minacciando anche di ricorrere a uno sciopero della fame. Lo aveva denunciato il deputato azzurro Massimo Palmizio, che lo aveva trovato in carcere il 21 giugno scorso. La richiesta di Dell’Utri era stata poi soddisfatta dalla direzione del penitenziario di Parma.

Anche Palmizio è tra i firmatari: «Nessun significato politico. Chi conosce Marcello sa che è una persona diversa da quella descritta dalle cronache», ha replicato sul Corriere. Più che le “cronache”, è stata però la giustizia a dimostrare le pesanti responsabilità di Dell’Utri. Tra gli imputati anche nel processo in corso a Palermo sulla trattativa Stato-mafia.

LE ACCUSE AL CORRIERE DELLA SERA – L’iniziativa a favore dell’ex senatore ha scatenato critiche e perplessità tra i social network. Compresi attacchi nei confronti del Corriere della Sera, sotto accusa per la controversa scelta di pubblicare una pagina – a pagamento – con messaggi di sostegno a un condannato per mafia.

 

 

 

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