La ragazzina morta di bullismo che cercava di aiutare gli altri

Si chiamava Sinead Taylor e aveva scelto YouTube per parlare ai ragazzi della su età di bullismo e di autolesionismo, due temi che, purtroppo, conosceva fin troppo bene. Ma nei suoi videopost la quindicenne londinese di Woolwich non piangeva e non si autocommiserava: cercava piuttosto di dare consigli e infondere fiducia anche a coloro che, come lei, stavano passando attraverso lo stesso incubo. Oggi però arriva una triste notizia: Sinead è morta.

sinead taylor morta 1

 

“HANNO COMINCIATO A CHIAMARMI LESBICA” – In due video, pubblicati sul suo canale tra la fine di maggio e la metà di giugno, la ragazza spiegava come i suoi compagni di scuola si accanissero su di lei perché “non le piaceva fare le cose che fanno le ragazze”. Un ragazzo, in particolare, non le dava tregua:

Mi diceva sempre cose cattive. Non mi ricordo nemmeno cosa mi diceva, ma mi faceva sentire talmente male che avevo soltanto voglia di andare a casa a piangere. E prima di allora io non piangevo mai… Le ragazze hanno cominciato a chiamarmi lesbica e bisessuale e dicevano le che guardavo quando si cambiavano. Non volevano cambiarsi davanti a me.

“L’AUTOLESIONISMO NON SERVE A NULLA” – Eppure Sinead aveva fiducia nel futuro: convinta che prima o poi le cose sarebbero cambiate, raccontava con entusiasmo davanti alle telecamera del suo nuovo ragazzo e di essersi iscritta a un corso di danza, la sua più grande passione La ragazza aveva ammesso di essere anche caduta nella trappola dell’autolesionismo, ma che questo “era servito soltanto a peggiorare le cose” e consigliava a chiunque fosse nella sua stessa situazione di pensare che “io sono così, prendere o lasciare. Non avete bisogno di ragazze patetiche intorno a voi. Non ne vale la pena”.

 

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“ORA SEI IN UN POSTO PIÙ FELICE” – Venerdì scorso, spiega BuzzFeed, Sinead è stata trovata morta a casa sua. Non sono stati rivelati i dettagli sulla sua morte, ma per la polizia si tratta di una “morte non sospetta”. La ragazzina, dunque, si sarebbe tolta la vita incapace, secondo alcuni amici di famiglia, di resistere ancora all’angoscia provocata dal suo essere costantemente giudicata per il suo aspetto “da maschiaccio”. Sui social media, ora, si leggono frasi di cordoglio per la morte di Sinead e in molti condannano la vigliaccheria dei bulli: “Riposa in pace Sinead Taylor – si legge su una pagina Facebook a lei dedicata – Ora sei in un posto più felice. Da lassù continua a guardare i tuoi cari e non smettere mai di ballare con quel tuo strepitoso sorriso. Ti vogliamo bene”.

(Photocredit: Facebook e YouTube)

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