La scorta di «carini» per la figlia di Laura Boldrini
12/04/2014 di Dario Ferri
Libero e l’Espresso oggi all’attacco di Laura Boldrini per una presunta storia che riguarda la scorta della figlia Anastasia:
La terza carica dello Stato, racconta l’Espresso in edicola questa settimana, la pensa in modo diverso. «Per i poliziotti riservati al servizio di tutela» di Anastasia, la figlia della Boldrini, che studia e lavora a Londra, «sono richieste ora anche due caratteristiche: essere giovani e di bell’aspetto». Il motivo nobile ovviamente c’è: lo«scopoevidente» sarebbequello di «daremeno nell’occhio». LaBoldrini, insomma,deve essersi convinta, non si capisce beneinbase aquale studio inmateria, cheduepoliziotti trentennialti, palestrati e attraenti sianomeno appariscenti di un paio di cinquantennistempiati. La scorta siffatta è diventata operativa nei giorni scorsi, riferisce sempre il settimanale,accogliendo all’aeroporto di Fiumicino la ventenne di ritorno dall’Inghilterra.
E quindi:
I bodyguardmodelloRaoulBova, infatti, entrano in azione solo durante i soggiorni italiani della ragazza. Risultacosì sottoadeguataprotezione l’intero gruppo familiare della Boldrini. La presidente della Camera, anche in seguito alle minacce e agli insulti ricevuti su Internet (in buona parte provenientida suoiexammiratori grillini, ma questa è un’altra storia), aveva ottenuto un potenziamento del servizio. È sotto scorta il suoattuale compagno,il giornalistaVittorio Longhi,che comenoto talvolta la seguenei viaggi all’estero. E, appunto, pure la figlia Anastasia, avuta da Luca Nicosia, anch’egli giornalista. Di tutti lorosioccupanobendodiciagenti di polizia, dotati di quattro vetture, due delle quali blindate.