La strana polemica sui dissuasori anti-clochard
10/06/2014 di Redazione
Ha fatto molto discutere, anche da noi, una polemica londinese sorta dopo che un condominio ha piazzato una serie di dissuasori per impedire ai clochard di dormire negli spazi condominiali. Polemica che è sembrata spuntare dal nulla di una subalternità culturale desolante, anche se positivamente rivolta a una questione che meriterebbe maggiore attenzione.
LA NOTIZIA – «Circa sei settimane fa, un senzatetto ha dormito qui», ha raccontato una residente al giornalista britannico, «Due settimane fa sono stati installati i chiodi, penso per scoraggiare gli homeless a dormire in questo luogo», ha concluso. La polemica è fiorita contrapponendo i ricchi abitanti del condominio di una delle zone più care di Londra ai poveri clochard e poi ha attraversato la Manica ed è giunta fino a noi
COME PICCIONI – Dove peraltro i «dissuasori» di questo tipo e di ogni tipo proliferano indisturbati da decenni, dall’inclusiva Bologna fino alle cittadine leghiste che ne hanno piazzati persino sulle panchine per evitare ai clochard di stendersi. I dissuasori in Italia sono adottati persino della chiese cristiane e sono ampiamente diffuse nelle nostre città, sono strumenti di quella urbanistica del controllo che ha descritto Mike Davis, barriere fisiche e spesso non troppo appariscenti, che nelle città separano i ricchi dai poveri o comunque servono a repellere presenze sgradite, in questo caso quelle di umani trattati alla stregua dei piccioni. E senza scatenare polemiche.