La vera storia dei funghi che curano il cancro
04/03/2014 di Redazione

Ci sono alcuni funghi particolarmente diffusi in Oriente che hanno fama di possedere grandi proprietà curative. La scienza ha confermato che contengono molecole, se non miracolose, molto efficaci nel tenere a bada diverse patologie, ma ha anche smentito che facciano miracoli.
IL MIRAGGIO – Il sogno è sempre quello di trovare un alimento che funzioni da medicina o da vaccino contro le malattie iù devastante e in questo caso chi esagera arriva a vantare la capacità da parte di certi funghi di prevenire oltre il 99% dei tumori. Sciocchezze che girano nei circoli olistici e tra i più ingenui cultori della natura, perché anche se i funghi in questione contengono sostanze interessanti dal punto di vista medico, ne contengono anche altre che potrebbero rivelarsi pericolose se consumate in eccesso.
MANGIARLI NON SERVE – C’è poi il problema di assumere la dose giusta e di essere sicuri che le sostanze giuste raggiungano i punti giusti del corpo, che poi è il motivo principale per il quale nonostante molte medicine siano ricavate dalle piante prendiamo le pastiglie di aspirina e non ci mangiamo la corteccia dei salici. In Oriente ci sono tre funghi sospettati di possedere poteri curativi miracolosi, si chiamano reishi, maitake and shiitake. Il maitake (foto sopra) è forse il più diffuso, lo shiitake il più famoso e richiesto, tanto che viene coltivato in apposite fungaie, dove cresce sul legno di piante boschive com’è sua abitudine in natura.
CHIMICA MISTERIOSA – Tutti e tre sono impiegati nella medicina tradizionale cinese da un paio di millenni almeno e alcuni studi, come quello pubblicato sulla rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) hanno dimostrato in effetti una correlazione tra l’assunzione di alcune sostanze che contengono, in particolare un polisaccaride contenuto nei reishi, e una moria di cellule tumorali. Negli shiitake (in copertina) invece sarebbe presente un composto chiamato Lentinan, a sua volta oggetto di numerosi studi, un altro polisaccaride che potrebbe aumentare le speranze di sopravvivenza nei malati di tumori, così dicono i primi dati rilevati dall’università cinese di Harbin nel 2008, che attendono conferma.
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ALTRI POTERI – Dallo Shiitake di ricava anche l’Active Hexose Correlated Compound (AHCC) che è il secondo composto medicinale «alternativo» usato in Giappone dai pazienti di cancro, il primo è un composto ricavato dall’Agaricus subrufescens, un altro fungo. Uno studio texano ha dimostrato che l’AHCC aumenta la reisistenza a virus e infezioni, rafforzando il sistema immunitario. La complessa chimica dei funghi fa sì che producano diverse sostanze di notevole interesse medico-scientifico, ma mette anche sull’avviso dal coltivare illusioni su possibili miracoli e dal mangiarne in eccesso. Se le proprietà curative sono riconosciute, è alrettanto noto che abusarne, anche di quelli commestibili, non sia un’idea senza conseguenze per la salute.