L’alcool uccide una persona ogni 10 secondi
13/05/2014 di Valentina Spotti
L’alcool uccide più dell’AIDS, della tubercolosi e degli atti di violenza. Sono 3,3 milioni le persone che, ogni ogni anno, muoiono a causa dell’abuso di sostanze alcoliche. È l’OMS a lanciare l’allarme, rivelando un quadro che si è pesantemente aggravato nel corso degli ultimi anni: ogni dieci secondi una persona muore a causa dell’alcool.
QUANDO L’ALCOOL SI ALLEA CON LA MALATTIA – Come spiega il quotidiano francese Le Parisien che riprende i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’abuso di sostanze alcoliche ha conseguenze nefaste sull’organismo, e sopratutto in presenza di malattie come diabete e patologie dell’apparato cardiocircolatorio ne peggiorerebbe i sintomi, accelerandone il decorso. Inoltre, l’alcool sarebbe la causa principale dietro alla maggior parte degli incidenti stradali e a numerosi casi di violenza che culminano con l’omicidio. Il 5,9% dei decessi registrati globalmente ogni anno, rivela l’OMS, sarebbe causato dall’abuso di sostanze alcoliche. Una piaga che colpisce in maggioranza gli uomini: il 7,6% delle vittime dell’alcool sono uomini mentre le donne sono “solo” il 4%.
UN MORTO OGNI DIECI SECONDI – Secondo Shekhar Saxena, direttore del Dipartimento di Salute mentale e di abuso di sostanze psicoattive dell’OMS, l’alcool provoca un decesso ogni dieci secondi. E se nel 2005 si erano stimati 2,5 milioni di vittime all’anno, nel 2012 questo dato è salito fino ai 3,3 milioni. Nonostante l’OMS abbia sottolineato che le cifre non siano realmente comparabili a causa delle differenti metodologie utilizzate per raccogliere ed elaborare i dati, gli esperti hanno comunque puntato il dito contro le istituzioni, che non hanno fatto nulla per arginare il problema.
DOVE SI BEVE DI PIÙ – Cina e India sono i paesi dove l’aumento del consumo di sostanze alcoliche è più marcato rispetto al resto del mondo. E si prevede che questo trend dilaghi in tutti quei paesi densamente popolati che stanno vendendo un miglioramento delle proprie condizioni economiche. Infatti, America ed Europa sono i paesi dove scorre più alcool che nel resto del mondo, ma si tratterebbe di un dato che si è mantenuto stabile. Al contrario, negli ultimi anni il consumo di bevande alcoliche è aumentato sopratutto nei grandi paesi asiatici e si stima che, entro il 2025, il consumo medio pro-capite della Cina sarà di 1,5 litri di alcolici a persona.
17 LITRI A TESTA OGNI ANNO – Secondo il rapporto dell’OMS il paese dove si beve di più in assoluto è la Russia, seguita dalle nazioni dell’Est europeo, dal Portogallo e dalla maggior parte dei paesi europei. Seguono a ruota Canada, Australia e Sud Africa. Nel 2012 il consumo globale pro-capite è stato stimato in 6,2 litri di alcool puro per ogni persona di età superiore ai 15 anni. Ma se si prende in considerazione il fatto che la metà della popolazione del pianeta non ha bevuto una goccia d’alcool nel corso degli ultimi 12 mesi, questo dato sale a 17 litri a testa ogni anno. Ovvero, sottolinea Saxena, «l’equivalente di 45 bottiglie di whisky o di 150 bottiglie di vino o, ancora, di oltre mille lattine di birra».
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ALCOOL ILLEGALE – Un quadro allarmante, aggravato dal fatto che oltre un quarto dell’alcool attualmente a disposizione proviene dal mercato nero: preparati di contrabbando, spesso mescolati con sostanze tossiche e che sfuggono al controllo delle autorità, specialmente laddove le bevande alcoliche sono proibite dalla legge o dalle convenzioni religiose, come ad esempio nei paesi del Mediterraneo orientale o nel sud-est asiatico.
ABBUFFATE DI ALCOOL – A preoccupare di più gli esperti, comunque, è la pratica del «boozing», particolarmente popolare tra i giovani, e che consiste nell’ingerire grandi quantità di alcool nell’arco di pochissimo tempo. Nella fascia d’età che va tra i 15 e i 19 anni, l’11,7% degli individui farebbe un uso «episodico» di sostanze alcoliche. Ma è proprio in questi casi, specialmente se si beve molto e in poco tempo, che il consumo di alcool può essere fatale.
(Photocredit copertina: Getty Images)