L’anoressia si “mangia” il cervello

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I disordini alimentari modificano anche la struttura cerebrale

Non solo ampie fluttuazioni nel peso, i disordini alimentari modificano anche il cervello.



Una famosa campagna contro l’anoressia

IL CERVELLO PERDE MASSA – In un’intervista all’HuffingtonPost la psichiatra americana Kim Dennis chiarisce che le conseguenze dei disordini alimentari vanno oltre la perdita o l’aumento di peso. In particolare la psichiatra ha spiegato che i disordini alimentari colpiscono «le parti pensanti del nostro cervello, quelle che usiamo per prendere le decisioni razionali», parti del cervello che «possono davvero ridursi e degenerare nel corso di un disordine alimentare».

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DANNI IRREVERSIBILI – La psichiatra ha citato uno studio del 2013 che ha dimostrato come i pazienti colpiti da anorexia nervosa subiscano un calo della materia bianca e di quella grigia del cervello. Ma non basta, perché ci sono altre patologie collegate ai disordini alimentari, come l’osteoporosi o la fragilità cardiaca, patologie che possono farsi irreversibili anche a dispetto della risoluzione del disordine alimentare che le ha generate.