L’arbitro ucciso con un pugno alla testa dal calciatore espulso

03/07/2014 di Redazione

Un arbitro americano di Westland, nello stato del Michigan, è morto dopo essere stato colpito con pugni alla testa durante un alterco con un calciatore che stava espellendo dal campo di gioco. L’episodio di violenza è avvenuto domenica scorsa nel corso della partita della Michigan United Soccer League tra Metro Rangers e Bintjbeil Stars. A raccontarlo la polizia e i testimoni presenti al momento dell’aggressione. John Bieniewicz, 44 anni, è poi deceduto martedì in ospedale. Mentre il calciatore Baseel Abdul Amir Saad, 36 anni, è stato accusato di aggressione con l’intento di provocare gravi danni fisici.

 

arbitro ucciso pugno 1

 

AGGRESSIONE GRATUITA – Bieniewicz era considerato un arbitro esperto, era sposato e padre di due figli. I suoi amici si dicono ora «devastati», «shockati», da quanto accaduto. Stando a quanto raccontato da uno dei giocatori in campo, Scoot Herkes, l’arbitro aveva lo sguardo rivolto verso il basso quando è stato colpito e non ha nemmeno visto il pugno partire. «Lui non ha fatto nulla per provocare questa aggressione», ha detto. «Non ho mai visto in vita mia una cosa del genere».

COLPEVOLE IN FUGA – A quanto emerso finora Saad avrebbe lasciato il campo subito dopo l’incidente e diversi calciatori avrebbero annotato il numero di targa della sua auto mentre si allontanava. Ai media locali il suo avvocato, Brian Berry, ha dichiarato che il suo cliente ha mostrato un atteggiamento collaborativo per essersi volontariamente rivolto alla polizia. La morte di Bieniewicz segue di un anno la vicenda dell’arbitro Ricardo Portillo, nell’aprile 2013 ucciso durante una partita tra college da un calciatore 17enne che era stato poco prima ammonito.

(Fonte foto: Detroit Free Press)

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