«Io e Laura Antonelli stavamo scrivendo un libro, qualcuno voleva approfittarsi di lei»

Laura Antonelli stava scrivendo un libro per raccontare la sua vita. A rivelarlo è la sua vicina di casa Michela, la donna alla quale l’attrice scomparsa ieri nell’ultimo periodo aveva affidato i suoi segreti.«Insieme avevamo iniziato a scrivere un libro. Voleva raccontare la sua vita», ha detto Michela al Messaggero.

 

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LAURA ANTONELLI, IL RICORDO DELL’AMICA –

L’amicizia tra l’attrice e la sua vicina di casa era sbocciata nel 2007, quando Michela acquistò i locali dell’attrice proprio di fronte al suo appartamento di via Napoli, a Ladispoli. Scrive Emanuele Rossi:

«Prendevamo insieme il caffè – dice l’amica – non amava guardare la tv, le interessava invece ascoltare delle poesie in romanesco. Da uno di questi racconti era nata l’idea del libro già a buon punto nonostante utilizzassimo solo una macchina da scrivere. Domenica sera volevo chiamarla perché l’ho sentita tossire così tanto ed era come se il petto le si spaccasse». Michela era molto preoccupata ultimamente: «Laura si era barricata in casa e usciva solo la sera per buttare l’immondizia. Aveva il Parkinson. Qualcuno voleva approfittarsi di lei ma altro non posso dire perché ci sono delle cause in corso». Da quanto emerge dalle varie testimonianze raccolte in via Napoli, i condomini del palazzo avrebbero anche notato delle persone che le portavano bottiglie di vino, nonostante la Antonelli non potesse bere per via delle medicine che prendeva. L’attrice non si fidava quasi di nessuno. Nella cucina del suo appartamento è stato trovato un foglietto con scritto: «In caso di un mio malore avvisate mio fratello, Lino Banfi, Claudia Koll e Gino Ciogli». Ciogli è l’ex sindaco di Ladispoli.

(Foto di copertina: Epa / Ansa)

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