Le 10 coppie del cinema che in realtà si odiavano nella vita reale

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Perché l'amore non sempre vince, anche dietro la macchina da presa

Il cinema è il regno dell’onirico, dell’immaginazione, della passione. La storia è ricca di coppie nate davanti alla macchina da presa, con l’amore che ha fatto capolino tra le scene in maniera quasi inaspettata. Ma a volte è accaduto anche il contrario, ovvero che i protagonisti di alcune tra le pellicole più famose della storia, anche se sullo schermo si amavano, in realtà non si sopportavano. A tal proposito il Telegraph ci presenta le 10 coppie del cinema che in realtà si odiavano nella vita reale. E voi, l’avreste mai detto?



I due attori si avvicinarono notevolmente nel corso delle riprese del film, tanto da stabilire una relazione che durò tre anni. Il regista Nicholas Cassavetes a tal proposito disse che in una scena in cui i due dovevano urlarsi addosso c’era qualcosa di più profondo che esulava dalla semplice capacità attoriale. I fatti dimostrarono la loro confidenza.

Lapresse-Inc./ZUMA Press.

L’ex 007 Pierce Brosnan all’inizio non sembrava entusiasta all’idea di dover lavorare con la Bond Girl Teri Hatcher. Anzi, era a dir poco infastidito per la di lei scarsa puntualità tanto da lamentarsi pubblicamente delle ore di attesa proferendo anche insulti alla donna che, si scoprì poi, era in realtà incinta e vittima di violente nausee mattutine.



 

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La donna aveva solo 16 anni al momento delle riprese ma certo non fece nulla per nascondere il suo senso d’irritazione nei confronti del compagno di scene ventiduenne, da lei giudicato molto immaturo. Lei non sopportava i continui scherzi alla troupe da parte di DiCaprio che a sua volta riteneva la collega troppo seriosa. E secondo i beninformati del cinema i due evitavano di parlarsi a telecamere spente.



I due non si amavano sul set, anzi. Julia Roberts riferendosi a Nolte lo definì «una persona semplicemente disgustosa», ottenendo questa risposta dall’attore: «I toni non mi sorprendono. È antipatica, lo sanno tutti». Nel 2009 la Roberts, intervistata da David Letterman, parlò in toni non proprio benevoli di un collega dal carattere a dir poco irascibile. A chi si riferiva? Ma a Nolte.

Secondo Jason Lee la Doherty non era una collega piacevole. E non era certo il primo a parlare così della collega. In precedenza le stesse impressioni vennero esternate da Jason Priestley e Alyssa Milano.

Si racconta che nel corso delle riprese del film Sharon Stone si divertisse a “torturare” Baldwin solo per divertirsi. Nel corso di una scena in cui era previsto un bacio, la donna morse la lingua dell’attore talmente forte che lui non fu in grado di parlare per una settimana.

(Lapresse)

I due avevano già lavorato insieme in passato e sul set di Dirty Dancing certo non si poteva dire che si amassero o quantomeno che si sopportassero. Swayze trovava la Grey irritante, sopratutto perché costringeva tutti con il suo modo di fare molto “leggero” a ripetere le scene più volte. Swayze ricordò poi che era difficile avere dei contrasti con lei specie per via della sua sensibilità che la portava a piangere ad ogni critica. I due divennero amici.

La realtà tra i due protagonisti di uno dei film più romantici di sempre è ben lontana dalla fiction. Debra Winger odiava Gere, al punto di paragonarlo a “un muro di mattoni”. La donna definì il regista, Taylor Hackford, come “un animale”.

Anthony Hopkins, quando gli venne chiesto un parere sulla collega Shirley MacLaine, disse: «Si tratta dell’attrice più ossessiva con cui mai abbia lavorato». Non si sa da cosa derivino tali parole ma forse è tutta colpa del successo avuto dalla pellicola, con Hopkins che ottenne una nomination per il peggior attore ai Razzie per la sua performance.

Foto LaPresse

Quando venne chiesto a Tony Curtis com’era stato baciare Marylin Monroe, l’attore disse: «È stato come baciare Hitler». I due furono amanti prima del film ma durante le riprese i sentimenti dell’attore cambiarono repentinamente. E sempre a proposito del bacio, Curtis aggiunse: «È stato terribile. Mi ha quasi soffocato spingendo la sua lingua in fondo fin dentro la mia trachea».