Le 10 delusioni sportive italiane più brutte di sempre

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Tutte le volte in cui il nostro furore patriottico è stato tristemente spento dalla realtà

La batosta subìta dalla Spagna a Euro2012 è destinata ad entrare nella “Hall of Shame”, la sala della vergogna dello sport italiano. Al di là dei discorsi sul gruppo e sulle qualità negli annali resterà “Spagna 4 – Italia 0”, e sarà quello che resterà anche nella mente dei tifosi. A questo punto è necessario fare un passo indietro e vedere quali sono state le dieci peggiori delusioni dello sport italiano. Sicuramente ne avrete qualcuna anche voi. Nel caso, segnalatela!



10 – MICHAEL SCHUMACHER E JACQUES VILLENEUVE – Gran premio d’Europa, Jerez de la Frontera, anno 1997. Kaiser Schumi è pronto a vincere il suo primo mondiale con la Ferrari ma deve guardarsi dall’arrivo del figlio di Gilles su Williams. Probabilmente confidando nella mossa con la quale portò via il mondiale a Damon Hill nel 1994 ad Adelaide, Schumacher urta Villeneuve alla curva Dry Sack. Peccato che il canadese riesca a proseguire mentre Schumi s’insabbia e con lui l’entusiasmo delle folle. Sciarpe arrotolate, insulti alla tv e Villeneuve che va a prendersi il titolo mondiale lasciando la vittoria a Mika Hakkinen



9 – TEAM NEW ZEALAND – LUNA ROSSA – Anno 2000, dopo Azzurra e il Moro di Venezia l’Italia si riscopre un Paese dedito alla vela, tanto che le fatiche di Luna Rossa vengono trasmesse in discoteca in diretta da Auckland. Dopo la vittoria della Louis Vuitton Cup tutto il Paese è convinto che la Coppa dalle 100 ghinee possa essere ospitata al club velico di Punta Ala. Invece nel golfo di Hauraki va in scena un massacro sportivo. Team New Zealand vince 5-0 e si tiene la coppa. La delusione è stata mitigata dal fatto di essere riusciti a dare un sogno agli italiani.



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8 – SCOZIA – ITALIA – Mondiali di Rugby in Francia, anno 2007. Stadio di Saint Etienne. All’88esimo l’arbitro concede una punizione all’Italia da una distanza di 30 metri leggermente decentrata sulla sinistra. Con la vittoria l’Italia passerebbe per la prima volta agli ottavi di finale della competizione. Il calcio vale 3 punti, la Scozia è avanti 18-16. l’obiettivo è a un passo. Ma non avevamo fatto i conti con il piede di David Bortolussi che non manda la palla nell’H. Psicodramma tra i fan del rugby e Italia che torna a casa con le pive nel sacco.

7 – GIORGIO ROCCA – Lo slalomista di Livigno è arrivato all’appuntamento olimpico di Torino 2006 con i galloni del candidato numero uno all’oro nello slalom speciale. Una forma smagliante, un talento puro, la voglia di portare a casa il risultato. Peccato che sia uscito nella prima manche con tanto di urlo strozzato durante la telecronaca di Paolo de Chiesa.


6 – VALENTINO ROSSI – Non si saprà mai che gomme diede la Michelin a Rossi a Valencia nel 2006. Fatto sta che il Dottore venne giù in una curva semplice, non riuscì a fare un tempo decente che fosse uno e lasciò il titolo mondiale a Nicky Hayden.

5 – ITALIA – ARGENTINA – E’ difficile definire deprimente un argento olimpico nel basket ad Atene 2004 specie quando nessuno ci dava la minima speranza di superare i primi turni. L’Argentina di allora era “tanta roba” e lo dimostrò sul parquet. Peccato perché con un po’ d’incoscienza in più si poteva fare il colpo gobbo per davvero.

4 – ITALIA – BRASILE 1994 – Una delle più grandi delusioni dello sport italiano. Le lacrime di Franco Baresi sulla spalla di Antonio Matarrese hanno fatto e fanno tutt’ora il giro del mondo.

3 – ITALIA – NUOVA ZELANDA – Altro che Corea del Nord. L’1-1 con gli All-Whites al mondiale sudafricano è una macchia che non potrà mai essere cancellata.


2 – FELIPE MASSA – LEWIS HAMILTON – Uno è brasiliano, l’altro è inglese, ma la delusione è tutta italiana visto e considerato che la Ferrari di “Filipito” è stata Campione del Mondo per circa 800 metri. Sebastian Vettel con la Toro Rosso -orgoglio faentino- stava regalando una gioia ai dirimpettai emiliani. Peccato che Timo Glock, così come Jarno Trulli, aveva mantenuto le gomme da asciutto anche con asfalto bagnato. Luigino lo supera alla curva del caffé e porta a Stevenage il titolo mondiale, con Massa e buona parte del tifo italiano a patire il colpo.

1 – ITALIA – FRANCIA – Europei del 2000. Bastano due parole, anzi due cognomi: Trezeguet e Wiltord. Il resto sono lacrime.

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