Le due gemelle siamesi anche nel cervello

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Due bambine americane condividono emozioni e sensazioni grazie a un legame fisico unico?

L’ipotesi è che le due bambine vivano una condizione unica, mai rilevata in precedenza. The New York Times dedica un lungo articolo a Krista e Tatiana Hogan, due gemelle siamesi statunitensi unite per il cranio, che sembrano aver sviluppato un legame fisico unico tra i rispettivi cervelli. Le bambine hanno appena 4 anni e rappresentano quindi una rarità scientifica e statistica non solo perché i casi di gemelli siamesi sono uno su due milioni e mezzo di nascite e ben pochi sopravvivono a lungo.



UNITE DA UN PONTE  – Vivono a Vernon, una piccola città della British Columbia, con i genitori e i nonni e, a confermare i risultati delle ecografie i loro cervelli sono separati solo da una membrana  che il neurochirurgo che le segue, Douglas Cochrane del British Columbia Children’s Hospital, ha ribattezzato ponte talamico, perché crede che unisca i due talami delle bambine.

 



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SINCRONIZZATE – Di sicuro all’osservazione dei comportamenti le due agiscono in sintonia ben al di là di quanto accade ai comuni gemelli e anche ad altri siamesi. In particolare quando dormono reagiscono all’unisono agli stimoli che colpiscono il corpo di una sola delle sue, se una delle sorelle prova prurito, tutte e due si grattano lo stesso punto del corpo.

UNA RARITA’ – Solo un’osservazione dell’attività elettrica encefalica potrà chiarire se l’ipotesi del neurochirurgo sia valida, ma intano è abbastanza chiaro a tutti che sia la loro condizione clinica che la maniera nella quale condividono stimoli ed emozioni è qualcosa di  assolutamente originale e mai osservato in precedenza.

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