Le Iene “rubano” i dati che lasci nel cellulare

Nella puntata andata in onda ieri sera su Italia 1, la iena Matteo Viviani ha affrontato un delicato problema relativo alla privacy: nel momento in cui vendiamo il nostro cellulare anche se cancelliamo i dati, qualcuno potrebbe recuperarli e venire in possesso di una miriade di informazioni riservate. Ecco cosa succede.

LE IENE E IL CASO DEI DATI ABBANDONATI – La questione affrontata dalle Iene ieri sera (che è possibile rivedere per intero qui) tocca una problematica del quotidiano perché in fondo “Quante volte vi sarà capitato di dare via un cellulare e cancellare i dati?”, ma se questi dati del cellulare venissero recuperati? Cosa accadrebbe? A cosa andremmo incontro? Viviani si rega in un negozio dell’usato e compra un a serie di telefoni e spiega: “Voi forse non lo sapete ma esistono una serie di aziende specializzate nel recupero dei dati“. Inizia così l’avventura della iena, vediamo cosa ha scoperto.

 

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LE IENE E LA RICERCA – Viviani è a colloquio con un esperto del settore del recupero dei dati che ammette subito: “Paradossalmente dai telefoni nuovi, riusciamo a tirare fuori più roba”. Per i “più nuovi”, il consulente informatico forense Paolo Dal Checco, spiega che è possibile tirare fuori anche “le e-mail”, la questione è che gli smartphone “sono molto più simili ai computer e quindi è più facile ottenere informazioni di questo tipo”, aggiunge Viviani. Ma come si fa?

LE IENE E IL RECUPERO DATI – Ma come avviene? Il tecnico prende i telefoni che ha portato Viviani e dice: “Adesso cercherò di estrarre la memoria da questi telefoni, tutto il blocco intero, poi i singoli cassettini di cui è composta la memoria verranno estratti separatamente tramite un’analisi svolta sul computer”. Quindi, sottolinea Viviani “la memoria di un telefono è come se fosse un grande armadio diviso in cassettini”. Ovvero, quando si scatta una foto, il telefono la salva nel “cassettino” immagini e così via. L’estrazione dei dati sembra un gioco da ragazzi perché “basta” collegare il telefono interessato a “uno strumento di estrazione”, selezionare il modello e iniziare: in pochi secondi lo strumento tira fuori  tutto. Come già anticipato, dai telefoni più vecchi non ne viene fuori quasi niente, ma dai più recenti i due ottengono tante informazioni in più. L’esempio fulminante è quello di un utente che non si è nemmeno preoccupato di cancellare la memoria del telefono e il tecnico mostra quanto possa essere facile risalire alla password del suo conto alle Poste. La seconda fase è salvare le memorie su una chiavetta USB e passarle al computer.

LE IENE E L’ANALISI – Per l’analisi che viene effettuata tramite computer, il consulente informatico forense Stefano Fratepietro spiega che si utilizza un programma che si può scaricare gratuitamente da internet. Il consulente si mette a lavoro sulle cinque memorie portate da Viviani e compaiono sul monitor una serie di scritte, insomma nel giro di pochi minuti si può leggere già un sms e poi un altro e un altro ancora: “Ce ne sono tantissimi” commenta Fratepietro. I messaggi sono di ogni tipo ma anche più personali ma la cosa peggiore è quando in rubrica si salvano i pin della banca esattamente sotto la voce “pin”. Gli utenti salvando tutte le password sul cellulare rischiano molto perché qualcuno potrebbe approfittarne e rubare l’identità digitale, l’account di Facebook, della posta elettronica, del conto online, fare bonifici fraudolenti, fare frodi o comprare servizi: niente male, vero? Anche le immagini si possono recuperare e fornire dettagli riservati degli ex proprietari. Il recupero dei dati può essere fatto da chiunque perché la rete è piena di programmi gratuiti che lo consentono, certo gli esperti impiegano un paio d’ore ma “tutti possono imparare a farlo in due giorni al massimo”. Attraverso la cronologia di Facebook, la iena Viviani riesce a risalire anche al profilo dell’ex proprietaria del telefono, una ragazza di Milano che si chiama Valentina e la raggiunge a Milano nella sua scuola di danza: quanto è facile trovare qualcuno con i dati del cellulare? Anche troppo. “Lei è o entrato a casa mia o…?” O aggiunge Viviani, ho recuperato i dati del telefono.

 

 

(Photo Credit/VideoMediaset/LeIene)

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