Le Iene ti mostrano cosa fanno i dipendenti fannulloni del Senato
20/03/2014 di Redazione
Cosa fanno alcuni privilegiatissimi dipendenti del Senato quando sono chiusi tra le mura di Palazzo Madama? È la domanda che si sono poste Le Iene di Italiauno e che ha trovato una deludente risposta in un servizio realizzato dall’inviato Filippo Roma e mandato in onda nella puntata di ieri. I giornalisti della trasmissione Mediaset hanno infatti scoperto lavoratori pubblici intenti a svolgere, durante l’orario di lavoro, attività completamente diverse da quelle nelle quali dovrebbero normalmente essere impegnati.
LE IENE: GIOCHI ONLINE E COMPRAVENDITE A PALAZZO MADAMA – Il video diffuso ieri, in particolare, ha mostrato dipendenti del Senato (uscieri) impegnati al pc durante la compravendita di case e di quadri, che scorrono l’elenco di film scaricati (illegalmente), e che ammettono di dedicarsi perfino ai videogiochi. Alcuni rivelano senza troppi giri di parole di non aver quasi nulla da fare. Altri parlano invece di un secondo lavoro da 1.230 euro extra al mese. Mentre qualcuno prenota i voli per il suo viaggio estivo. E qualche altro, invece, in portineria si cimenta nei giochi online o di ruolo. «Un campione italiano», racconta la talpa de Le iene nel filmato. Insomma, il servizio di Italiauno mostra quanto sia ricco di pause e della possibilità di svago anche un lavoro lautamente pagato.
LE IENE E LO STIPENDIO DA 150MILA EURO – Già, lautamente pagato. Le Iene ricordano che i dipendenti del Senato ricevono in busta paga uno stipendio medio di 150mila euro, circa 5 volte la paga media di un dipendente pubblico italiano e quasi il quadruplo rispetto allo stipendio di un dipendente del parlamento inglese, che si aggira intorno ai 40mila euro annui.
60 GIGABYTE DI FILM IN PORTINERIA – Dunque, quando la troupe de Le Iene decide di uscire allo scoperto si reca dagli uscieri per chiedere informazioni sui 60 gigabyte di film archiviati in uno dei pc al Senato dei quali parlava uno dei dipendenti ad un collega a telecamera nascosta. Filippo Roma ha chiesto de La Grande Bellezza e altre pellicole recenti, scatenando una dura reazione. E costringendo all’intervento la Polizia. «Dentro i computer di questi uffici ci sono copie pirata di film!», ha denunciato Roma agli agenti. La risposta: «Mi discpiace non è vero». E ancora, la denuncia: «Ci hanno mandato dei filmati della portineria del Senato dove si vedono alla schermata del computer un sacco di film scaricati». Arriva un dipendente del Senato, che dice: «Non è che perché lo dice lei sia vero». Roma conclude: «Mi sa che la Grande Bellezza devo andarla a vedere al cinema».
(Fonte immagini: Le Iene / Italiauno / Mediaset)