Quello della prostituzione per strada è un problema che colpisce tutte le grandi metropoli, ma nell’ ex Barrio Chino della metropoli catalana, oggi invaso dai turisti, soprattutto italiani, si sta andando pure oltre.
«È una vergogna: le ragazze fanno di tutto fra le colonne e i camion della
I COMMERCIANTI IN RIVOLTA – «È la mia disperazione», dice il presidente dei commercianti della zona, Manel Ripoll. Ogni mattina i negozianti devono ripulire la strada dai preservativi abbandonati dalle ‘chicas’ durante la notte». Una zona dove il transito di alimenti è continuo e le condizioni di igiene devono essere ottime, diventa così il rifugio notturno dei vagabondi e delle prostitute più degradate della città, che non possono nemmeno competere con quelle dei dintorni del Camp Nou, l’altro luogo classico della prostituzione a Barcellona. Oti Pérez ha uno dei pochissimi ristoranti che ci sono tra i portici, ma è obbligato a chiudere quando fa notte e ladri e prostitute si radunano nella zona. Eppure anni fa nel quartiere c’erano dei bar con delle sale riservate, dove le prostitute di un tempo si intrattenevano con i clienti in una strana forma di convivenza con i residenti. Oggi non se ne vedono più di quelle vecchie lavoratrici per la calle de Robadors. Oggi è pieno di giovani immigrati che non solo si vendono per strada, ma rubano e arrivano a litigare per accaparrarsi i clienti. «E’ il loro corpo e possono decidere cosa farne – afferma Maria Casas, presidente dell’ associazione locale Taula del Raval, ma si deve fare una distinzione dentro questo diritto della persona con l’ inciviltà e la violenza».
C’ERA UNA VOLTA UN’ORDINANZA – La sordida e degradante immagine di queste giovani inginocchiate o piegate in avanti davanti ai loro clienti è la prova del fallimento dell’ordinanza approvata 4 anni fa dal comune di Barcellona per porre fine alla prostituzione per la strada. L’ordinanza, sempre in vigore, prevede multe da 120 a tremila euro per il sesso in strada. Ma la polizia non riesce a fermare le piccole prostitute di La Boqueria – controllate dalle mafie – che ogni notte catturano spregiudicatamente i clienti sulle Ramblas. La polizia si dichiara impotente davanti al fenomeno. «È come giocare al gatto e al topo» afferma un portavoce, spiegando che le giovani prostitute si spostano con i clienti dalla Boqueria ad un’altra zona poco illuminata dell’ex-Barrio Chino, ora El Raval, e poi ad un’altra ancora, se vedono arrivare i poliziotti. Inoltre, fanno notare i poliziotti, anche se l’ordinanza comunale vieta il sesso per strada, la prostituzione in Spagna non è un reato ed è quindi difficile perseguire le ragazze. La soluzione al problema ? Le case chiuse, indicano i residenti. Ci risiamo. Nel frattempo, ogni mattina, tocca lavare il suolo con acqua e candeggina, prima di sistemarci le merci.