Le sette abitudini alimentari che ti possono fare male
01/11/2013 di Maghdi Abo Abia
L’Huffington Post ci propone sette abitudini alimentari che dovremmo evitare assolutamente se vogliamo mantenere la nostra alimentazione sana ed equilibrata. Lo stile di vita odierno spesso impone dei comportamenti non salutari. Di conseguenza le persone pensano ad auto-gestirsi immaginando rimedi casalinghi che possono addirittura risultare dannosi, se presi troppo alla leggera.
7 – SALTARE LA COLAZIONE – Spesso si pensa che non mangiando di mattina si possa aiutare il corpo. Niente di più falso. Uno studio recente dell’Università di Tel Aviv ha confermato che la colazione è il pasto più importante del mondo, specie per coloro che vogliono perdere peso. I ricercatori, per dimostrare la loro teoria, hanno condotto un esperimento su 93 donne obese poste in due differenti categorie, chiedendo loro di mangiare 1400 calorie al giorno. Il primo gruppo mangiava una colazione da 700 calorie, il secondo la cena. Dopo tre mesi, il primo gruppo ha perso 8,16 chili, mentre il secondo solo 3,1. Inoltre nel caso del pasto luculliano serale, le donne hanno avuto una crescita preoccupante dei trigliceridi.
6) SCEGLIERE UNA DIETA LIQUIDA – Ridurre qualsiasi cosa ad una spremuta non è la soluzione perché a lungo andare troppi liquidi faranno male perché vi porteranno si a perdere chili, ma questi saranno i primi che torneranno quando cambierete abitudini alimentari. Non solo, anche il metabolismo potrebbe patire alla lunga.
5) BERE BEVANDE GASSATE CARICHE DI ZUCCHERO – Certo può essere un’idea, bere bevande frizzanti per calmare i crampi della fame. Troppe bevande però possono fare male, potrebbero portare ad un aumento di peso nel corpo ed allo sviluppo di malattie come il diabete di tipo due,, problemi cardiaci e pressione alta. Inoltre i dolcificanti potrebbero influenzare negativamente il metabolismo perché il corpo è portato a credere che si stia assumendo qualcosa di dolce quando in realtà si tratta solo di sapore. Se proprio dovete bere bevande frizzanti, scegliete l’acqua.
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4) RINUNCIARE AD INTERE CLASSI ALIMENTARI – Ci sono quelli che tagliano pane, carne, zuccheri, pesce. L’eliminazione di un’intera categoria alimentare porta inevitabilmente a problemi di carattere comportamentale. Per alcuni questo è stato il primo passo verso l’anoressia, ovvero l’esclusione sistematica d’intere classi alimentari. Il disturbo ha un nome, ovvero Otoressia, ovvero un’ossessione che porta a mangiare cibi percepiti come sani mentre chiude la porta agli altri. Il che non va bene.
3) SCEGLIERE UNA DIETA POVERA DI GRASSI – Il meccanismo è semplice: per bruciare grassi, è bene evitare i grassi. Ma non è detto che questo possa essere legato ad un aumento di peso. Come stabilisce l’università di Harvard è il quantitativo di calorie il fattore principale che caratterizza l’aumento di peso. In questo caso la soluzione è sempre quella di guardare l’etichetta. Il problema non è dato dal grasso, ma dalla presenza di zuccheri negli alimenti.
2) SOFFRIRE LA FAME – Per qualcuno avere fame è il modo migliore per perdere peso. Ma così come accade per le diete liquide, questo peso verrà prontamente riguadagnato. La cosa migliore da fare è produrre un conto delle calorie ingerite al giorno e tagliare qualora ci si renda conto che è possibile dire no. Ogni persona ha bisogno mediamente di 2500 calorie al giorno. Se ti togliessero 250 calorie al giorno si avrebbero effetti migliori che tagliarne 1200 in uno, due o tre giorni.
1) PORRE LA DIETA IN CIMA ALLE VOSTRE PRIORITÀ – Questo è profondamente sbagliato. La dieta dev’essere un momento in cui la persona cerca di far pace con il proprio corpo. Porre l’obiettivo di perdere peso al primo posto non fa altro che influenzare negativamente la convinzione delle persone che magari non sono mentalmente preparate ad un cammino lungo e pieno di dedizione. La dieta è questione di testa e solo quando sarete preparati potrete provare davvero a perdere peso.