Leedsichthys, il pesce preistorico da 15 metri

28/08/2013 di Dario Ferri

Il più grande pesce preistorico torna a vivere grazie al lavoro degli scienziati dei musei nazionali scozzesi e delle università di Glasgow ed Edimburgo. Un team di studiosi ha infatti appena concluso l’assemblamento dei fossili di un esemplare di Leedsichthys scoperto nel 2001 in Inghilterra, lungo una scogliera, nei pressi di Petersborough.

 

Leedsichthys 2

3.100 ORE DI SCAVO – Il lavoro ha richiesto la classificazione di circa 2.400 ossa e 3.100 ore di scavo, e servirà a colmare una evidente lacuna nella documentazione fossile maggiore. Il Leedsichthys è vissuto negli oceani del Giurassico, circa 165 milioni di anni fa ed è considerato uno dei più grandi pesci mai esistiti. Ariston, l’esemplare i cui resti sono stati appena assemblati dagli scienziati, è probabilmente il più completo mai scoperto, anche se risale al 1886 il primo ritrovamento, realizzato da Alfred Nicholson Leeds in una cava di argilla, ancora nei pressi di Petersborough.

SQUALO VECCHIO DI 165 MILIONI DI ANNI – Proprio come i pesci di grandi dimensioni di oggi, ad esempio lo squalo balena, il Leedsichthys si nutriva di plancton, ingoiando grandi quantità d’acqua e trattenendo poi il cibo. Jeff Liston, scienziato a capo della ricerca odierna, ha evidenziato che dallo studio del pesce preistorico è emersa l’esistenza di una struttura a nido d’ape nelle branchiospine per aiutare l’estrazione di plancton dalla colonna d’acqua, un particolare che fornisce interessanti paragoni meccanici con quanto avviene oggi in animali come lo squalo balena, lo squalo elefante e la manta. Liston ha spiegato, inoltre, che le misure dell’esemplare, lungo 15 metri, dimostrano che l’aumento delle dimensioni dei dinosauri terrestri, fenomeno noto come gigantismo, è avvenuto parallelamente anche sott’acqua.

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