L’opposizione intransigente al governo Renzi a volte non coincide con una presenza assidua in Parlamento. È il caso del Movimento 5 Stelle, il cui gruppo alla Camera si è notevolmente assottigliato in occasione del voto decisivo alla legge di Stabilità. Il presidente del Consiglio non si è lasciato sfuggire l’occasione di sottolinearlo, in tv, poche ore dopo, nel corso della trasmissione di Raiuno L’Arena. «La legge di Stabilità è stata pprovata stanotte alle 2.58, e i 5 Stelle non erano in Aula», ha detto Matteo Renzi. «Su questi ragazzi – ha proseguito il premier – abbiamo anche scommesso ma fanno opposizione solo quando sono accese le telecamere. Stanotte si sono ammalati tutti, cos’era la febbre del sabato sera?».
In molti hanno risposto al premier pubblicando foto e numeri dei presenti, ma chi ha ragione in realtà? E’ facile intuirlo, guardando il resoconto stenografico della seduta del 19 dicembre a Montecitorio da cui appare evidente che tra i 5 Stelle i banchi vuoti c’erano. Il gruppo grillino alla Camera è composto da 91 deputati. Alla votazione n. 134 della seduta, il voto finale al disegno di legge 3444-A, hanno partecipato solo 50 di loro (esprimendo ovviamente voto contrario). Degli altri 41 ben 39 erano assenti e 2 risultavano in missione. Insomma, tra i deputati del Movimento 5 Stelle risultavano assenti oltre il 40%. Ciò ha ovviamente contribuito a creare un gap enorme tra maggioranza e opposizione. La manovra finanziaria a Montecitorio è passata con 297 voti a favore, 93 contrari e 4 astenuti (394 presenti). Tra i grillini non avrebbero votato, stando ai dati, Danilo Toninelli, Roberta Lombardi, Carla Ruocco e Alessio Villarosa.
(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)