Legge di Stabilità, il Senato dice sì con 162 voti a favore
22/12/2015 di Redazione
Legge di Stabilità, il Senato dice si con 162 voti a favore e 125 contrari. Un numero comunque risicato visto che risulta essere maggiore di una sola unità rispetto alla maggioranza assoluta. Approvato anche il disegno di legge di riforma della Rai per alzata di mano. Poco dopo è stato approvato il ddl bilancio con 154 voti a favore e 9 contrari. La manovra 2016 è legge. La seduta è stata sospesa. Si ritorna il 12 gennaio. “Stabilità, collegato ambientale e Rai tutto in un giorno, tre partite che sembravano impossibili portate a casa nel giro di qualche ora. La produttività di questo parlamento è impressionante e i cittadini ne vedranno le conseguenze con l’abbassamento delle tasse”, ha dichiarato il Presidente del consiglio Matteo Renzi.
LEGGI ANCHE: Legge di Stabilità: tutte le novità
LEGGE DI STABILITÀ, NUMERI E CRITICHE
La Legge di Stabilità contiene misure per oltre 30 miliardi di euro. La copertura viene innanzitutto dall’aumento dell’indebitamento netto dall’1,4 per cento al 2,4 per cento del Pil. L’Unione Europea aveva autorizzato a un innalzamento del deficit solo fino all’1,8 per cento. Critica Forza Italia, per bocca del capogruppo Paolo Romani: «La Legge di Stabilità approvata al Senato con l’ennesimo voto di fiducia è politicamente e tecnicamente sbagliata. Politicamente sbagliata perché non affronta in maniera efficace i problemi strategici che avevamo sottoposto concretamente all’attenzione del governo – pensioni, esodati, famiglie, Sud, sicurezza – ma si limita invece ad una serie di elargizioni a fini meramente propagandistici che non avranno alcun impatto positivo sull’economia italiana. Tecnicamente sbagliata perché, come hanno certificato ampiamente anche i tecnici del Senato, sono troppe le cose non chiarite in una manovra che si caratterizza per la sua indeterminatezza e che non affronta in maniera seria né la riduzione della spesa pubblica, sottoposta all’alea più che alla certezza dei risultati, né il nodo strutturale del debito pubblico».
LEGGE DI STABILITÀ, FASSINA: «MANCE PER TUTTI»
«La legge di stabilità è una manovra elettorale, un po’ di mance per tutti, con interventi profondamente iniqui». Così Stefano Fassina: «Si è tolta la Tasi a tutti, si toglie così un miliardo e mezzo di tasse a una fascia molto alta della popolazione. E c’è un’assenza degli investimenti». (Photocredit copertina ANSA/GIORGIO ONORATI)