L’ex marito: «Ho consumato con Valeria Marini, abbiamo numerosi testimoni»

07/05/2014 di Redazione

Giovanni Cottone risponde alla moglie Valeria Marini alimentando quello che sembra essere lo scandalo gossiparo di questa primavera. E per farlo parte da un assunto per lui fondamentale. Il matrimonio è stato consumato. La prova? Il vantarsi di Valeria con i loro amici del suo ruolo di marito.

Valeria Marini e Giovanni Cottone

UNA BUGIA – Il matrimonio da favola tenutosi un anno fa, il cinque maggio, è destinato quindi ad andare in frantumi. Queste le parole di Cottone, riprese dal Corriere della Sera:

«Mi sento offeso e diffamato dalle dichiarazioni di mia moglie sulla nostra vita intima. Il nostro matrimonio è stato consumato, abbiamo numerosi testimoni, prima e dopo, nel senso che Valeria ha sempre vantato le mie doti amatorie di marito davanti agli amici»

L’accusa della showgirl che ha parlato di un matrimonio non consumato, secondo Cottone, ha un obiettivo preciso, ovvero quello di ottenere l’annullamento:

«Immagino lo abbia detto per ottenere l’annullamento dalla Sacra Rota e per fare in futuro un altro show come il primo, parlo del nostro matrimonio: mica penserà che volessi pure io quella roba all’americana?»

IL MATRIMONIO ALL’AMERICANA – Per roba all’americana s’intende il ricevimento con 700 ospiti ed il vestito della sposa, caratterizzato dalla presenza di un velo di sette metri. E lui, da uomo meridionale, non ci sta a passare per un marito che non ha rispettato i propri obblighi e per uno che non ha rispettato la famiglia della moglie:

«certi valori ce li ho nel Dna. E infatti mi è spiaciuto leggere che non sono andato per scelta al funerale del papà di Valeria, un uomo buono, il migliore della famiglia, ma la mamma non mi ha voluto e purtroppo la figlia è sua succube»

E dopo aver sottolineato che secondo lui in questa storia è presente un altro uomo e che nonostante l’aiuto economico datogli dalla show-girl lui è comunque creditore e non debitore, Cottone si dice pronto a seguire la sua strada per conservare la propria onorabilità:

«Mi riservo di ricorrere alle vie legali. Per adesso mi basterebbero le pubbliche scuse. Poi, qualora non trovassimo un accordo per la consensuale, con il mio avvocato deciderò cosa fare»

 

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LE ACCUSE DI VALERIA MARINI – Valeria Marini, sempre al Corriere della Sera, aveva giustificato la sua intenzione di annullare il matrimonio con queste parole:

«Il vero problema riguardava noi due: il nostro matrimonio non è mai stato consumato. Incredibile, vero?»

La Marini ha poi parlato d’incomprensioni familiari, di rancori e di atteggiamenti aggressivi nei confronti di sua madre e dei suoi affetti:

«Lo ricordo ancora adesso mentre mi dà le spalle, immobile, a casa mia a Roma, e reagisce male quando gli parlo di una cosa che riguarda mia madre: “Non me ne frega niente, pensaci tu”. Strano, mi sono detta, magari è nervoso. Purtroppo non è stata una eccezione: questo suo aspetto arrogante e aggressivo si è ripetuto. Ha usato toni inaccettabili verso i miei familiari»

e che ormai non aveva più fiducia nel loro matrimonio:

Il punto è che una vita matrimoniale non l’abbiamo mai avuta. Gianni spariva, mi diceva che era in un posto e poi scoprivo che era andato in un altro. […] Mancavano ormai da troppi mesi fiducia, serenità, condivisione: si erano rotti gli equilibri per costruire la famiglia che ho sempre desiderato e sognato. Ecco perché chiederò l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota.

 

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