La “ragazza grassa” presa in giro dal camionista diventa la nuova eroina del web
17/09/2015 di Redazione
Appena un mese fa Lindsey Swift pubblicava una lettera aperta in cui attaccava un camionista per averla derisa mentre faceva jogging. Oggi è sulla copertina della rivista Women’s Running.
La lettera risale ad agosto, quando la Swift raccontava su Facebook di come l’uomo la seguisse con il suo furgone cantando “Big Girls (You are Beautiful)” di Mika. La donna ha difeso con ardore il suo corpo, facendo notare quanto effettivamente fosse grassa e bella. Il post fu condiviso da più di 27mila persone diventando virale nel giro di qualche giorno.
LA LETTERA –
Il post è dedicato “All’idiota che ieri ha pensato di potermi infastidire con battute sul grasso mentre correvo” per ribadire: “Sono davvero grassa e sono anche davvero bella. Ti assicuro che nonostante le tue preoccupazioni, io possiedo uno specchio e il mio fidanzato ha anche lui visto il mio corpo grasso; non dirlo a nessuno, ma credo che gli piaccia pure” .
“Di solito non mi metto a fare l’attivista per queste cose, gli idioti sono idioti. Ma posso capire perché commenti come questi abbiano il potere di allontanare persone meno sicure di me dalla corsa, e questo è vergognoso. Lasciami chiarire una cosa importante: il mio corpo non mi imbarazza. Non mi ha mai trattenuta dal fare quello che volevo. Il mio corpo grasso ha fatto cose che tu, che ti sporgevi fuori dal tuo furgoncino bianco attira-femmine, non puoi nemmeno immaginare. Il mio corpo grasso ha nuotato nei mari cristallini della Tailandia che tu hai probabilmente visto soltanto in TV. Ha vissuto in paesi che non hai mai sognato di visitare, ed è entrato in contatto con culture che – data la tua scarsa ampiezza di vedute – non riusciresti neanche ad apprezzare. Le mie gambe grasse mi hanno portata fin sulle montagne, in più di un’occasione”.
LA PROPOSTA –
Una lettera che non è sfuggita all’editrice di Women’s Running, Elizabeth Hufton che, offrendole la copertina del numero di novembre ha commentato: «La storia di Lindsey e la risposta che ha ricevuto da moltissime donne in tutto il mondo dimostra come le donne siano stanche di essere giudicate per la forma fisica e per la velocità, quando praticano lo sport che amano».