L’inferno dei minatori di zolfo nel vulcano

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In Indonesia per i lavoratori fra fumi e salite la vita è dura

I fiammiferi che usiamo per accendere il gas richiedono la fatica e la salute dei minatori indonesiani che devono estrarre lo zolfo dal cratere di un vulcano in cui un lago ad altissimo tasso di acidità si è venuto a formare. Punto, diciamo.



VITA NEL VULCANO – Gizmodo rilancia e commenta una galleria di immagini diffusa da Enviromental Graffiti. “Il vulcano di Ijen è a Giava, Indonesia, ed è una fonte primaria di zolfo. I gas vulcanici condensano mentre risalgono
nei tubi di ceramica impiantati nella roccia vulcanica”, spiega il media di tecnologia: “Mentre il gas si raffreda, diventa zolfo fuso ed esce dai tubi, si rafforza in queste puzzolenti rocce gialle che devono essere spaccate dagli operai, caricate in blocchi nei cesti e portati su pendii incredibilmente ripidi fino al bordo del calderone”.

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IL PREZIOSO ZOLFO – Una vita davvero non facile: “I cesti pesano circa 100 chili e devono venir portati a circa 300 metri di distanza su un salite di 45-60 gradi di pendenza davanti a una pozza di 200 metri di morte liquida. Dopo essere arrivati in cima, i lavoratori devono ridiscendere fino alla base della montagna per scaricare” questo cesto che vale “non più di 13 dollari e i minatori fanno due viaggi al giorno”.

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