Le liste false del Movimento 5 Stelle

26/05/2016 di Redazione

Liste false del Movimento 5 Stelle alle Elezioni Amministrative: da nord a sud candidati non certificati il prossimo 5 giugno correranno da soli sfruttando il voto grillino. A lanciare l’allarme è proprio il leader politico nazionale Beppe Grillo, che dal suo blog ha avvertito:

«Il Movimento 5 Stelle non appoggia altre liste oltre quelle certificate e non stipula alleanze con nessuno. Pertanto invitiamo gli elettori dei Comuni dove non è presente una lista certificata Movimento 5 Stelle a diffidare di qualsiasi indicazione di voto o di sostegno esterno a candidati di liste civiche o partiti, anche se proveniente da meetup locali».

Sulla Stampa Jacopo Jacoboni spiega che, in assenza di certificazione, molti attivisti M5S si sono candidati con liste civiche ed hanno anche cominciato a denigrare il loro partito:

Alle prossime elezioni il Movimento si presenta solo in 251 comuni su 1368: possibile che sia questa la capacità della seconda forza politica d’Italia? È chiaro che tanti militanti cinque stelle, alcuni anche storici, esistono anche laddove non c’è una lista ufficiale: ma esistono pure militanti che – vistasi negata la certificazione – si sono candidati lo stesso con un mare di liste civiche, e vanno in giro drenando il voto del M5S, sostenendo di essere dei cinque stelle, e magari avendo anche qualche ragione soggettiva per farlo. Immaginate una situazione del genere alle elezioni politiche: il Movimento ci rimetterebbe diversi punti.

DA NON PERDERE: Elezioni Amministrative 2016: quando e come si vota per il sindaco a Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari

GLI ATTIVISTI M5S CANDIDATI CON LE LISTE CIVICHE

C’è molto malessere ad esempio nel M5S di Salerno, comune di 150mila abitanti, dove gli attivisti dello storico meet up locale, che avevano già scelto a grande maggioranza il proprio candidato sindaco, si sono visti negare la certificazione da direttorio e Casaleggio Associati. Oreste Agosto, colui che sarebbe dovuto essere candidato a sindaco, e che non fa parte della cordata M5S vincente guidata dal deputato Angelo Tofalo, accusa i vertici di aver creato una lista ad hoc contro di lui solo per fare confusione e poi per negare la certificazione. Sempre a Salerno, intanto, un altro attivista, Dante Santoro, si è fatto una lista civica, e correrà alle Amministrative con una decina di altri ex grillini. Lo stesso accade a Rimini:

Anche qui c’era un candidato, che aveva affrettato un po’ i tempi, ma aveva un’investitura di non pochi attivisti locali, l’avvocato Davide Grassi. Fu messo in discussione dall’ex moglie di Grillo, Sonia Toni. Morale: nessuna certificazione a Grassi e a nessuno; ma un ex grillino – Luigi Camporesi – s’è candidato lo stesso, facendosi due liste civiche, che tra l’altro sono alleate anche con i seguaci riminesi dell’ex leghista sindaco di Verona Flavio Tosi (oltre che con la lista di un altro ex grillino, Marco Fonti). A Rimini come leader locale c’era la deputata Giulia Sarti, una a cui hanno davvero fatto ogni torto, nel M5S, ma da quando è caduta in disgrazia domina un europarlamentare, Marco Affronte.

In pratica, è come se il Movimento 5 Stelle avesse messo in moto un pericoloso meccanismo boomerang: i voti grillini contro il partito di Grillo.

(Foto: ANSA / LUCA ZENNARO)

Share this article