L’ultima di Vallanzasca: arrestato per furto di mutande
14/06/2014 di Redazione

Renato Vallanzasca è stato arrestato per un furto di mutande in un supermercato. A quanto si apprende oggi il Bel Renè, bandito autore a partire dagli anni settanta di numerosi sequestri e condannato, complessivamente, a quattro ergastoli e 295 anni di reclusione, ha passato la notte nelle camere di sicurezza dei carabinieri, in caserma, e stamani è stato condotto al Palazzo di Giustizia di Milano dove è in corso un processo con rito direttissimo.
BOXER, CESOIE E CONCIME IN BORSA ALL’ESSELUNGA – Sulla ricostruzione del furto, avvenuto ieri sera all’interno dell’Esselunga in viale Umbria a Milano, la società e gli uomini dell’Arma hanno deciso di mantenere il massimo riserbo per evitare qualunque forma di spettacolarizzazione. Secondo le indiscrezioni, però, Vallanzasca è stato notato rompere delle confezioni di boxer nella corsia dell’intimo, e quando è giunto alle casse l’addetto antitaccheggio gli ha detto che c’era altra roba da pagare. Lui avrebbe risposto in modo altezzoso chiedendo: «E allora?». L’ex bandito si sarebbe poi rifiutato di mostrare il contenuto della sua borsa. A quel punto il responsabile del punto vendita del supermercato ha chiamato le forze dell’ordine e sono scattati i controlli. Dalla perquisizione di Vallanzasca sono emerse mutande, cesoie e concime e a quel punto i militari gli hanno intimato di accomodarsi nella ‘gazzella’. Lui non ha protestato ed è salito sulla vettura dei carabinieri. Mutande, cesoie e concime per piante avevano un valore di circa 70 euro. Vallanzasca, che dal 2010 al 2012 ha goduto del beneficio del lavoro esterno, svolto presso alcuni negozi, ha agito ora durante il regime di semilibertà concessogli dal carcere di Bollate.
(Foto: Stefano De Grandis / LaPresse)