Malaysia, la retata dopo lo stupro di gruppo
30/05/2014 di Redazione
Uno stupro bestiale, di gruppo, ai danni di due ragazzine di 15 e 17 anni, consumato davanti al fidanzatino della più piccola, attiva finalmente la polizia.
LO STUPRO DI GRUPPO – Dallo stato malesiano del Kelantan, al confine con la Thailandia, giunge la notizia di una quindicenne violentata da 38 uomini, almeno questo è il conto tenuto dal suo fidanzatino, trascinato con lei in un locale all’interno del quale la poveretta è stata stuprata per ore. Un’altra ragazza che era in looro compagnia ha ugualmente denunciato lo stupro.
COLPA DEI DROGATI? – Il delitto sarebbe avvenuto all’interno di un riparo noto come ritrovo di drogati e spacciatori, tanto che le autorità sembrano inclini a dar la colpa alla droga, anche se poi tra gli arrestati non è che fossero tutti tossicodipendenti, c’è persino un padre con i due figli. Secondo la polizia i sospetti autori sono 38, di età compresa tra i 15 e i 38 anni, 13 sono stati arrestati.
LA PUBBLICA RIVOLTA – Lo stupro, avvenuto il 20 maggio, aveva destato scalpore, tanto più che si teme che possa essere giudicato secondo la Sharia, che richiede per la condanna dello stupratore la testimonianza di almeno 4 persone, rendendola di fatto quasi impossibile. Anche per questo gli stupratori agiscono nella totale impunità e solo di recente si sono visti arresti e repressione, come nel caso dello stupro di una dicIottenne il 14 maggio scorso, stuprata da tre uomini, tutti incarcerati.
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COME IN INDIA – Una situazione simile a quella indiana, che ha più a che fare con una variante culturale locale che svaluta la donna che con l’Islam, così anche in Malaysia sono spuntati gruppi che chiedono punizioni più certe e severe per gli stupratori, fin troppo spesso assecondati o protetti dalla polizia o dalla legge e una sostanziale opera di civilizzazione rivolta a uominiche sembrano ritenere perfettamente normale lo stupro.