Maria Elena Boschi confessa: «Io corteggiatori? Non c’è tempo»
03/11/2015 di Redazione
«Io non sono potente. Sono soltanto una persona che cerca di lavorare molto, di impegnarsi per quanto può. Seguo tanti tavoli, dentro questo ministero e fuori, stiamo tenendo ritmi incredibili per portare a casa i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Do il mio contributo seguendo quello che è un atteggiamento coerente della mia vita. Ma io non gestisco niente, a parte il mio lavoro. Il potere è un’altra cosa». Lo dice Maria Elena Boschi, nel nuovo libro di Bruno Vespa “Donne d’Italia” come anticipa il settimanale OGGI, da domani in edicola.
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MARIA ELENA BOSCHI BOSCHI SI RACCONTA: «IO PREMIER? HO ANCORA MOLTO DA FARE»
– «Il governo – spiega Boschi – è come un ospedale con molti capi reparto. Io sto al pronto soccorso, debbo guardare un po’ di tutto e sono il capo della squadra di pronto intervento». E sulla fiducia piena di Renzi nei suoi confronti afferma: «Io so come la pensa lui.
«Ho ancora molto da fare e da dimostrare…. Ora bisogna completare le riforme, vincere il referendum confermativo e ho la grande fortuna di vivere queste esperienze da giovane». Un domani da premier? «Finché c’è Renzi – e ci sarà per lungo tempo – il problema non si pone. È la persona più brava su piazza e mi fa piacere che mi abbia chiamato a condividere il suo progetto politico».
MARIA ELENA BOSCHI BOSCHI SI RACCONTA: «UNA SERA A SETTIMANA LA DEDICO A ME»
– «Schiere di corteggiatori? Ma no, non è così. E poi guardi, anche per essere corteggiate ci vuole tempo», spiega il ministro. «Mi piacerebbe andare a cinema o a teatro, ma come si fa? Mi muovo un pochino di più dell’anno scorso, durante la settimana le giornate sono davvero pesanti. Una serata però me la prendo. I miei amici storici di Firenze, quelli con i quali ho fatto l’università o cominciato l’avvocatura, vengono una volta alla settimana e ceniamo insieme», dice la ministra delle Riforme. «Ho due fratelli, Emanuele che vive tra Arezzo e Firenze e Pier Francesco che sta in Sicilia – racconta Boschi -. Ogni tanto uno dei due viene a trovarmi. Entriamo in un ristorante e il proprietario mi dice sottovoce con aria complice: abbiamo preparato una saletta. E io: guardi che è mio fratello…».
(foto ANSA/GIUSEPPE LAMI)