Mario Borghezio inviato dall’UE come osservatore internazionale del referendum catalano

03/10/2017 di Andrea Mollica

Mario Borghezio è stato inviato dal Parlamento europeo come osservatore internazionale del referendum sull’indipendenza della Catalogna. L’europarlamentare della Lega Nord, distintosi negli anni passati per prese di posizioni durissime contro stranieri, musulmani, rom e immigranti in generale, è un rappresentante indubbiamente curioso per il monitoraggio della regolarità di una elezione. Il sostegno aperto ottenuto da CasaPound alle ultime elezioni è un altro elemento piuttosto stridente: chissà se il movimento nazionalista di Iannone, con chiare simpatie per regime fascisti, condivida le posizioni pro indipendentismo assunte dall’esponente del Carroccio fatto votare alle ultime europee. Borghezio ha chiarito nel suo intervento all’Europarlamento di esser andato in Catalogna come volontario, e di aver ottenuto il permesso di svolgere funzione di osservatore internazionale grazie alla Generalitat della comunità autonoma.

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Durante il suo breve intervento il parlamentare europeo ha rimarcato come il referendum per l’indipendenza della Catalogna si sia svolto in maniera regolare e corretta, con tutti i crismi di una elezione normale.  Considerazioni che si basano sulla sua visita ai seggi durante la votazione, che gli sono stati consentiti in quanto componente della commissione Esteri del Parlamento europeo. Borghezio ha condannato   gli interventi repressivi della polizia, e ha esposto una bandiera dalla Catalogna per solidarizzare con un popolo che ha il diritto di autodeterminarsi, e per rimarcare la sua condanna del comportamento dell’UE. Nella giornata di ieri la Commissione Juncker, particolarmente silenziosa sul tema, ha evidenziato come il referendum catalano sia illegale, ribadendo come in caso di secessione la Catalogna dovrà considerarsi al di fuori dell’Unione europea.

Foto copertina: profilo Facebook di Mario Borghezio

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