Massimiliano Gambardella: il grillino che fa discutere i deputati 5 stelle
16/04/2014 di Stefania Carboni
Spuntano nuove discussioni all’interno del MoVimento 5 Stelle alla Camera. Oggetto? Assunzione “trombati”. Il caso era previsto con un odg nella assemblea di ieri a Montecitorio. Tratta dell’assunzione tra le collaborazioni alla Camera di Massimiliano Gambardella. Una questione che si è preferito però rinviare a dopo le elezioni europee. Chi è Gambardella? Candidato alle elezioni politiche del 2013 è stato preso ora come consulente alla Commissione Bilancio. La decisione ha però irritato alcuni deputati e attivisti che in rete hanno chiesto chiarimenti della scelta davanti ai tanti curriculum inviati per collaborare con i pentastellati a Montecitorio.
Assemblea deputati #M5S ha deciso di affrontare dopo europee caso Massimiliano Gambardella candidato alle politiche poi assunto da gruppo
— caris vanghetti (@carisvanghetti) April 15, 2014
CHI? – Per chiarire la questione, diventata talmente importante da sfociare in un odg nella assemblea 5 Stelle, bisogna partire dalle ultime elezioni nazionali. Ovvero quando Gambardella fu candidato alle politiche 2013 all’estero, circoscrizione Europa, risiedendo all’epoca a Parigi. Ortodosso doc, l’attivista è stata una presenza costante nello Tsunami tour, dove ha affiancato i compagni del MoVimento sul palco con Beppe Grillo.
Gambardella (31 preferenze alle Parlamentarie) però non è riuscito ad approdare in Parlamento. Ed è qui che in rete si torna a parlare dei “Gambardella boys”. Chi sarebbero? A detta di alcuni persone che attuavano “continui e violenti attacchi (molto spesso sfociati in attacchi a livello personale che nulla avevano a che fare con la politica) verso chi è approdato in Parlamento al posto suo”. Potrebbe sembrare la solita faida post elettorale ma la persona che è diventata oggetto di discussione a Montecitorio figura anche nelle cronache passate relative alle accuse verso l’ex 5 Stelle Tacconi. In realtà il clima del Mu Europa lo avevamo già spiegato qui. Ovvero quando determinate figure furono basilari per la caccia alle streghe sull’ormai ex grillino:
Lo stesso Gambardella gestiva direttamente i rapporti con lo staff di Beppe Grillo pur essendo candidato ed Organizer principe del MU Europa. La sua faccia ancora oggi imperversa in quel sito. Ed i conflitti d’interesse e di tradimento dei prinicipi di turnazione nel movimento sono evidenti. In questa situazione candidati come Calissi (votati da chi voleva controbilanciare l’establishment oligarchico) e come Tacconi e Burnelli, pensarono bene di andare per la loro strada, consapevoli del controllo esercitato da Gambardella e soci. Altri candidati in effetti prepararono volantini con faccia etc… solo per agevolare se stessi, ma su scala minore. La situazione più grave che chiaramente spavento’ molti fu la posizione mediatica di Gambardella che si presentava in tutte le tappe dello Tsunami Tour e che per ben tre volte andò in televisione, lui solo a rappresentare il movimento all’estero in tribuna politica, occupando tutti gli spazi immaginabili. Alessio provo’ ad andare sul palco con Grillo ma non venne supportato tanto quanto Gambardella che aveva costruito una rete di collegamenti all’interno del movimento, venendo dal meetup di Napoli ed essendo legato ad una figura storica come quella di Roberto Fico. Ma l’atto più eclatante della politica chiaramente oligarchia ed antidemocratica che si paleso’ in campagna elettorale nella gestione delle cose del Meetup Europa si realizzo con l’esclusione decisa da alcuni (poco più del 50% dei candidati) di eliminare i profili di Calissi, Burnelli e Tacconi dal sito ufficiale del Movimento 5 Stelle Italiano senza un minimo di discussione con gli altri attivisti che in una concitata riunione in videoconferenza espressero gravi perplessità su questi verticismi da partito.
ESPLODE IL CASO – E ora? E ora l’attivista ha tenuto i contatti con il MoVimento a Roma. Talmente stretti da “guadagnarsi” – dicono le malelingue – una collaborazione alla Camera dei Deputati. Cosa che figura anche nei catfight (con attivisti in difesa dei dissidenti) immortalati in rete. Come questo:
A gennaio infatti, sarebbe arrivata una mail a tutti i componenti della Commissione Bilancio Camera indicando l’attivista come possibile aiuto in Italia. Una volta ottenuto l’ok, esplode il caso. Spuntano infatti discussioni nei Mu Europa, come questo tread, ora bloccato dagli organizer per alti contenuti diffamatori all’interno. Ricordiamo che Gambardella è organizer del gruppo.
Soldi che si spostano dai fondi 5 stelle di Roma, legami e rimborsi non dati. Le accuse sono pesanti ma è sempre all’interno di questa discussione che l’accusato replica e si difende: «Ti sei dimenticato che dal 2007 sto nel MU di Parigi e che già da prima seguivo il MU di Napoli… e che alcuni degli eletti li conoscevo già da prima, proprio perché anche loro vengono da anni di attivismo (concetto suppongo assurdo a chi non ha mai fatto attivismo o partecipato ai MU…) …e che GXXX XXXX non ha finanziato nulla, tant’è che come si evince nel mio rendiconto alla Corte d’Appello, assieme a Nadia, abbiamo rimborsato la totalità di tale spesa (circa 300€ x uno), proprio per evitare calunnie di questo tipo (benché come si evince dal link che hai messo, il tutto fu iniziativa di XXX… ma noi del M5S preferiamo comunque fare le cose in maniera onesta e trasparente), inoltre forse ti sei perso che i fondi raccolti dal MU di Roma x i candidati della ripartizione europa non sono stati usati da me, anzi non sono stati proprio utilizzati da nessuno dei candidati, ma bensì messi a disposizione del MoVimento (così come avevamo detto nella raccolta fondi in merito a ciò che sarebbe avanzato… ovvero tutto) e saranno accorpati alla seconda tranche del rimborso ai partiti per donarli li dove il MoVimendo destinerà i fondi. …Prima di diffamare sarebbe il caso di informarsi meglio, si eviterebbero brutte figure, nonchè di farsi sgamare come “troll” addirittura al post numero 1!!! (e dai… tuoi colleghi hanno saputo fare di meglio!)». La trasparenza, in merito ai soldi indicati, è riscontabile qui. Finita qui? Non proprio.
«CHIARIAMOCI» – «È stato aiutato? Conosce? E’andato a scuola con Fico? Ha fatto il militare con Di Maio? Da babysitter ai figli di “Beppe”? Il M5S dovrebbe essere MOLTO al di sopra di certi dubbi, quindi invece di fare come fanno gl’altri (“molta discrezione”, chiamiamola così) facciamo meglio: chiariamo». L’invito arriva da una parte degli attivisti in Europa che chiedono per il 23 aprile un incontro chiarificatore. E ancora: «Invito l’ottimo Max (per una volta non lo chiamerò “Piccolo Piersilvio” anche se la somiglianza è davvero notevole!) nonché i membri della commissione bilancio a raccontarci com’è andata di modo che noi ci si possa fare un’idea chiara e poi, individualmente, formare un giudizio. Poi si potrà discutere se debba restare o meno anche organizer». Lui però non perde la calma: «Posso chiedervi di collezionare tutte le eventuali domande e pormele in anymeeting (possibilmente in una data in cui io non sia in treno…) tutte assieme così rispondo una sola volta per tutte, fugando ogni dubbio e curiosità». Ma la situazione precipita proprio in queste ore…
EMERGE IL CASO IN RETE E VIENE CHIUSA UNA PAGINA ANTIGRILLINA – A far girare la notizia in rete è la pagina (antigrillina) su Facebook “Waffanculo a 5 Stelle”. Qui potete risalire alla cache del post. Perché la cache? Perché la pagina non è più raggiungibile: troppe segnalazioni ricevute in rete. Recita infatti un comunicato che gira in questi minuti sui social: «Da lungo tempo i post di WAFFANCULO 5 STELLE, attraverso la condivisione dei nostri post, raggiungevano mediamente circa 200.000 persone la settimana. Dei numeri che facevano paura. Nonostante la pagina non abbia mai fatto neanche un post sulle pagine di Grillo o 5 Stelle e giusto qualche post sulle pagine “amiche”, la pagina è stata fatta chiudere solo perchè è stata vigliaccamente segnalata per “spam”. NON ABBIAMO MAI FATTO SPAM. L’ennesima bugia dei pentastellati che hanno usato questa patetica scusa per cancellare la libertà di pensiero, di parola e d’informazione. Siamo al nazismo virtuale».
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LA LETTERA A MONTECITORIO E L’ESPULSIONE – Nel mentre, dal Mu Europa, viene preparata una lettera da inviare a tutti i deputati a Roma. Ecco qui il testo:
Cari portavoce del Movimento 5 Stelle membri della commissione bilancio,
è giunta all’attenzione del pubblico, attivisti e non, che Massimiliano Gambardella, organizer del più grande meetup europeo per numero di cittadini iscritti (quasi 2000), attivista sempre molto presente in tutte le attivita’ più pubbliche del Movimento, ha ottenuto, seguendo un iter non noto e con modalità quanto meno discrete, un posto come “consulente” per il gruppo del Movimento 5 Stelle alla commissione bilancio del parlamento. Faccio riferimento a modalità discrete perché non c’è stato alcun annuncio da parte sua, cosa ovviamente non obbligatoria ma forse opportuna, e soprattutto nessuna comunicazione sul cosa succedesse dopo, a posizione ottenuta. Quest’utlima sarebbe stata ottenuta, secondo quanto spiegato dall’interessato, “semplicemente” mandando un curriculum, via email immagino, dopo aver letto un bando valido per 4 (!!) giorni e a cui, così pare, abbiano partecipato in parecchi mandando centinaia (migliaia?) di cv.
e ancora…
Il suo è stato estratto dal mucchio, si suppone, dopo attenta selezione non solo del suo ma anche di tutti gli altri; quindi Gambardella è stato intervistato, da quanto si è capito, da membri della commissione stessa, si suppone sempre, appartenenti al Movimento e quindi assunto (non si sa con quale forma di contratto) dalla Camera dei deputati. Le domande sono molte e di due ordini; il primo di essi riguarda trasparenza e meritocrazia:
– con che criterio e da chi è stato scelto il CV di Gambardella? A giudicare da quello messo in rete da lui stesso, la sua formazione non sembra avere stretta attinenza con l’attività della commissione di bilancio.
Insegnare macro e microeconomia (da aggiunto, si precisa) non vuol dire avere esperienza di bilancio dello stato in generale e dello stato italiano in particolare. Dallo stesso CV risulta che Gambardella si è occupato principalmente dell’economia dell’IT, open source in particolare, e, se capisco bene, si è dottorato da pochi mesi. Ora, un consulente non dovrebbe avere parecchia esperienza e ne settore specifico per di più? Quindi Gambardella ha fatto un colloquio e, a giudicare dal risultato, deve aver passato brillantemente la prova. Ancora una volta, vorremmo sapere da chi e con quale criterio di selezione applicato.
«Invitiamo Massimiliano Gambardella – prosegue – e tutti i membri della commissione bilancio a fare chiarezza, possibilmente in una discussione pubblica, in cui ci sia modo e tempo di fare domande, ottenere risposte e chiarire ogni dubbio». In molti non sono d’accordo né sulla forma, né sulle accuse. Altri invece danno il loro ok per l’invio. Chi l’ha firmata per prima la missiva? Un attivista, tale Carlo Trobia, persona di cui ora nel Mu si chiede l’espulsione. I motivi? «Si sottolinea con forza che questa espulsione – precisano gli organizer – è fatta per garantire il buon funzionamento del MU e non per motivi oscuramente “politici”. Prova ne sono i post tuttora visibili in un buon numero di quali si ravvisano gli estremi per un’azione legale contro questo MU che potrebbe portare alla sua chiusura, a norma delle leggi vigenti». A Roma intanto si rinvia un chiarimento sulla collaborazione. La decisione arriva in linea con alcuni attivisti decisi a porre la firma sul documento dopo il 25 maggio. Del caso però se ne discute da più di un mese. «No nuove espulsioni», sentenziò l’ultima volta Casaleggio a Roma. Meglio però non “strappare” ora. Le europee sono troppo vicine.