Alcuni musulmani si appassionano a condannare l’ occidente per l’alcolismo, la nudità, il sesso prematrimoniale e l’omosessualità, ma non possono rivendicare il monopolio dell’etica. Nell’ovest, la pedofilia e gli abusi sessuali sono illegali. Purtroppo, lo stesso non può dirsi per molti paesi dell’ est e del Medio Oriente.
Shaista Gohir, direttrice della Rete delle Donne musulmane in Gran Bretagna, si interroga su un certo livello di ipocrisia che esiste nel mondo musumano prendendo come spunto la
IL MATRIMONIO DEL PROFETA – Allora, perché la pratica del matrimonio con bambine non viene sanzionata nei paesi musulmani? Purtroppo, le autorità religiose ultra-conservatrici giustificano questa antica usanza tribale citando il matrimonio del profeta Maometto con Aisha. Essi sostengono che Aisha aveva nove anni quando il Profeta la sposò. Ma si concentrano convenientemente su alcuni testi islamici per sostenere le loro opinioni, ignorando un gran numero di altri testi e informazioni storiche, le quali riferiscono che Aisha in realtà si sarebbe sposata a 19 anni. Il Corano è chiaro quando stabilisce che la maturità intellettuale è la base per decidere l’età del matrimonio, e non la pubertà, come suggerito da molti chierici. Qualunque sia la propria visione sul matrimonio del Profeta, nessuna fede poteva rivendicare una superiorità morale fino a quando i matrimoni con bambine erano praticati in varie culture e società di tutto il mondo e in varie epoche. In tempi moderni, però, questi sposalizi non sono più accettabili e nessuna scusa dovrebbe essere usata per giustificarli.
LA DOPPIA MORALE – “Trovo l’aderenza a falsi principi islamici e l’atteggiamento di alcune società musulmane del ‘più santo di te’ simile a quello palesemente ipocrita del secolo
PRENDERE ESEMPIO DALLA CHIESA CATTOLICA – Un atteggiamento troppo passivo in materia di abusi di minori ha contagiato pure la comunità musulmana in Gran Bretagna. Coloro che hanno avuto il coraggio di parlare sono stati trattati con reazioni di negazione e di vergogna. Tali atteggiamenti mostrano che i bambini continueranno a soffrire in silenzio. “L’abuso sessuale di bambini avviene in tutte le comunità, come è stato rivelato dal recente scandalo nella chiesa cattolica. Almeno loro hanno finalmente iniziato ad agire. La comunità musulmana dovrebbe prendere esempio e cominciare ad essere più aperta, invece di continuare a nascondere la questione sotto il tappeto”, afferma la Gohir.“Io trovo che i musulmani si sentono sempre di più in dovere di criticare gli altri per le azioni che ritengono peccaminose – citando il seguente detto popolare di Maometto per giustificare la loro interferenza: “Se vedi qualcosa di sbagliato, dovresti correggerlo con la mano e se non riesci parlane contro e se non puoi farlo, senti cosa è sbagliato nel tuo cuore”. “E allora mi chiedo: come fanno i musulmani a rimanere in silenzio quando si tratta di abusi sessuali su bambini?”