Giorgia Meloni e la caduta di stile su Matteo Orfini sotto scorta

«Marino aveva detto che avrebbe rinunciato alla scorta. Ora ce l’ha lui e anche il suo badante. A pagare sempre i romani». Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia polemizza sulla scorta assegnata a Matteo Orfini, presidente del Pd. Orfini sarebbe sotto il mirino dei clan di Roma dopo aver assunto il ruolo di commissario del partito romano svolgendo un ruolo attivo specialmente ad Ostia. Una decisione, quella di dare una scorta – anzi, per precisione una tutela – presa dalla prefettura di Roma.

Polemico anche Francesco Storace: «Orfini sotto scorta. Evidentemente lo minacciano i circoli dannosi, cattivi e pericolosi del partito democratico di Roma». E Massimo Baroni, deputato del Movimento 5 stelle fa dell’ironia sulle condizioni del presidente Pd: «Il modello PD è un buon status symbol pagato con soldi dei cittadini. Salutateci il vostro amico Tassone». Insomma, in molti hanno perso l’occasione per tacere. La solidarietà in questi casi dovrebbe essere scontata. Ma non nella politica italiana, evidentemente.

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MATTEO ORFINI SOTTO SCORTA, MARINO: «CONFERMA IL PREZIOSO LAVORO» – «Mazzette immigrati appalti», scrive un altro deputato M5S Gianluca Castaldi. «La scorta serve ai cittadini per difendersi dal PD e invece».

matteo orfini scorta

In molti, fortunatamente, solidarizzano con il presidente del Partito Democratico:

«La protezione per Orfini – twitta il sindaco della Capitale Ignazio Marino – conferma il prezioso lavoro che sta portando avanti. Solidarietà mia e di tutta la città, non mollare».

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