Renzi: «Il destino del governo? È legato al referendum, non alle Amministrative»
08/06/2016 di Redazione

Matteo Renzi non lega la permanenza al governo all’esito delle Elezioni Amministrative. Il premier lo ha ribadito ancora una volta stasera nel corso della trasmissione di La7 Otto e Mezzo. Ospite di Lilli Gruber il capo del governo ha ribadito: «Abbiamo già detto che l’esito della permanenza al governo è legata al referendum costituzionale».
RENZI: «AI BALLOTTAGGI NESSUNA INIZIATIVA ELETTORALE MIA»
Renzi ha anche precisato di non essere intenzionato ad iniziative elettorali per i ballottaggi nelle principali città. «Non lo farò quest’anno e neanche l’anno prossimo. Non lo facciamo, nei ballottaggi il segretario non va». «Come Pd faremo campagna elettorale per i ballottaggi», ma il segretario non farà iniziative ma «se ci sarà bisogno si va». «Io – ha sottolineato il presidente del Consiglio – giro il Paese come faccio sempre e continuo a fare il presidente del Consiglio e il segretario del Pd». Non sono mancate però frecciate agli avversari, nello specifico alla candidata M5S a sindaco di Roma: «Raggi ha detto che le Olimpiadi sono una cosa criminale, è una dichiarazione molto impegnativa perché il sindaco deve firmare la lettera per accogliere l’evento. Se vince Raggi credo che questa occasione per più posti di lavoro e impegno per le periferie salterà». Guardando invece ad eventuali Elezioni Politiche Renzi ha affermato: «Se oggi ci fosse il ballottaggio con l’Italicum al voto andrebbero il Pd e Fi, non Salvini né M5s».
RENZI: «ITALIA MEGLIO NEL 2016 CHE NEL 2015»
Sul programma di governo, invece: «Chi dice che va tutto bene è un pazzo, va curato, ma è un dato di fatto è che l’Italia del 2016 va meglio del 2015. Se l’Italia si semplifica, riduce il numero dei politici l’Italia diventa vincente. Siamo a meta’ del guado, dobbiamo lavorare duro e un po’ meglio di prima». Sulla legge Boschi: «In Italia troppo spesso c’è stata la casta davvero, con sindacalisti, politici, giornalisti, consiglieri regionali che guadagnano più del presidente degli Stati Uniti. La riforma costituzionale credo non sia la migliore del mondo ma consente all’Italia di iniziare il futuro. Se riduci il numero dei politici e attacchi la casta, sarà più semplice avere un Paese che funziona». Renzi ha difeso anche la riforma elettorale, negando eventuali modifiche: «Assolutamente no, per quello che mi riguarda». «Berlusconi e Prodi – ha affermato Renzi – hanno sempre lamentato la mancanza di compattezza delle coalizioni. Se passa questa riforma c’è un meccanismo organico di Paese in cui chi vince governa per cinque anni».
RENZI: «TAGLIO IRPEF? NON DICO NUMERI»
Per quanto riguarda l’economia Renzi non si è sbilanciato su un eventuale taglio dell’Irpef. «Secondo lei io vengo qua e a sei mesi dalla legge di stabilità dico i numeri. Io prendo atto che la situazione migliora piano piano». Nel corso della trasmissione anche un pensiero per l’ex premier Silvio Berlusconi, ricoverato per problemi cardiaci. «Mi sono informato», ha detto Renzi. «Ho chiamato Fedele Confalonieri per chiedergli come stava e augurargli pronta guarigione. Ha detto che è fuori pericolo».
(Foto di copertina: ANSA / FERMO IMMAGINE DA LA 7)