Matteo Renzi a Che Tempo Che Fa – «Il commissario di Roma? Sabella va bene come molti altri»
11/10/2015 di Boris Sollazzo
MATTEO RENZI A CHE TEMPO CHE FA –
21.27- “Ius soli? Si vota martedì alla Camera, legato a un ciclo di studi, uno ius soli temperato, non all’americana. Sulle unioni civili spero di iniziare la discussione in settimana, il tema è l’adozione del figlio del partner. Io sono convinto che genitore sia chi lo fa, ma in Parlamento la cosa è complessa: domani mi vedrò con il resto della coalizione e come Jobs Act o riforme, alla fine si faranno. Se lo dico io, si fa”.
21.25- “Che differenza c’è tra un’intesa con Verdini e una con Mastella? Verdini continua a votare le riforme, come faceva stando con Forza Italia, che ora ha cambiato idea. Verdini è un berlusconiano non pentito, Mastella sì”
21.23- “Non posso fare io il nome del sindaco: siamo il partito delle primarie? Scelgano i romani, ma bene mi raccomando”
21.21- “Da premier dico che si deve cogliere l’occasione del Giubileo per gestire la quotidianità e migliorare le infrastrutture. E come governo faremo la nostra parte. Come per l’Expo molti speravano che andasse male e invece… Da segretario PD non so se si è rotto qualcosa, anzi. Marino vinse le primarie contro gran parte del Pd romano, questo me lo rende anche simpatico. Credo si sia rotto qualcosa con l’amministrazione della città. Sabella? E’ un ottimo elemento, un gran magistrato, ma a dimissioni esecutive sarà il prefetto a decidere il commissario. E’ fondamentale che tutti diano una mano a Roma, prima delle correnti del Pd romano e delle lotte di partito c’è la Capitale. Il nome arriverà al momento opportuno, Sabella sarebbe idoneo come tanti altri”
21.15- “I miei obiettivi? Il Servizio Civile, che da quando sono al governo, cresce esponenzialmente e che voglio far salire ancora perché rappresenta i nostri lavori più di ogni altra cosa. E i bambini poveri: abbiamo 600.000 famiglie con un milione di bambini che vivono sotto la soglia della povertà: a loro devo il minimo indispensabile. Ci devo riuscire. Vorrei parlare anche di cultura, ma la prossima volta”.
21.13 – “Berlusconi? Non mi parla più, ce l’ha con me, e come immagina non ci dormo la notte. Pensavate che il Nazareno avesse clausole nascoste? Credo che l’elezione del Presidente abbia dimostrato che non c’erano. Lui si sente tradito e non mi parla più”.
21.10- “La legge finanziaria? Troveremo i soldi per la riduzione delle tasse dalla lotta all’evasione come dai costi standard della PA. Detto questo, ora la finanziaria, come quella di stabilità, non è legata all’aumento delle tasse, ma a nuove opportunità”.
21.05- “Se penso al mio paese nel futuro, non vedo il ruolo decentrato che ha avuto finora: per questo guardo al Mediterraneo, al nostro ruolo culturale, proprio perché non saremo mai una superpotenza nucleare. E sull’emigrazione, perché è un tema, dico che con un concorso nazionale basato sul merito, merito, merito per 500 professoripiù bravi che avranno stipendio e un budget per i suoi progetti di ricerca da spendere nelle università italiane. Così che vi sia un arrivo di cervelli e non fuga. Perché poi mica solo i geni se ne vanno!”.
21.02- “Si deve valutare in politica internazionale che vi siano interventi militari. Ma attualmente la situazione non prevede alcun bombardamento”. Così sulla politica estera e in particolare sull’Iraq. “Non è escluso che accada, ma stiamo cercando di lavorare su una strategia comune e più complessiva”.
20.59- Sull’attentato a Ankara. “Mi piange il cuore per quei 100 ragazzi morti perché manifestavano per la pace. Ancora non è chiaro chi e perché ha fatto esplodere quegli ordigni, ma dobbiamo saperlo: la Turchia è sempre più uno snodo fondamentale”.
20.55- Sull’immigrazione. “Fa più rumore un albero che cade che una fortesta che cresce. Ma bisogna dire, anche se non fa notizia, che l’Europa si sta adeguando alla visione italiana. Ma noi dobbiamo migliorare sui progetti di sviluppo, sulla cooperazione. In vent’anni, in quei campi, dobbiamo diventare leader in Africa. Dove rischiano di rimanere solo cinesi”.
Fra pochi minuti Matteo Renzi parlerà con Fabio Fazio nella prossima puntata di “Che tempo che fa” e di sicuro si parlerà anche dell’attuale crisi a Roma e della prossima formalizzazione delle dimissioni dell’ex primo cittadino capitolino Ignazio Marino.