I consigli di cucina di Matteo Salvini

31/08/2017 di Andrea Mollica

Matteo Salvini ha concesso una intervista molto peculiare al Giornale di Alessandro Sallusti. Invece che parlare di flat tax, contrasto all’immigrazione irregolare o lotta all’Europa, il leader della Lega Nord si è dedicato interamente al mondo della cucina. Salvini ha svelato quali siano i suoi cibi preferiti, i ristoranti dove ama più andare, a Milano e non solo, e i piatti che preferisce preparare per le persone a cui vuole bene.

SALVINI RIVELA TUTTO SU CUCINA E RISTORANTI PREFERITI

La premessa è che a Salvini piace mangiar di tutto, tranne peperoni e cetrioli. E pure la trippa come i nervetti non sono esattamente pietanze apprezzate dal leader leghista, nonostante siano tipiche della cucina lombarda. A Salvini piace molto anche la cucina etnica: una sottolineatura per distanziare da se l’immagine di leader ostile agli stranieri costruita in questi anni, come spiega ad Andrea Radic.

«Sperimento sempre la cucina locale, dall`India al bellissimo mercato del pesce di Catania e poi l`alto lago di Como. Il miglior risotto con il pesce Persico a Domaso da Ruffino, tanto burro, ma è buono così».

Milano capitale del food?
«È capitale del turismo economico, della moda, dell`editoria. Rispetto al turismo di massa di Roma, qui l`esigenza è diversa e l`offerta è adeguata. Ravioli cinesi Dim Sum con ripieno italiano: ecco il bello di Milano è l`esperienza straniera in chiave meneghina. Come gli hamburger artigianali, grande alternativa al McDonald`s, amato da mio figlio».

Gli indirizzi milanesi?
«Sono di amici, il rapporto personale è una bella cosa. Per il pesce la Risacca in viale Regina Giovanna o il Molo 13 in via Rubens, per la tradizione del risotto con ossobuco vado all`Osteria della Pesa in via Capecelatro».

 

Nell’intervista al Giornale Salvini ripercorre i gusti che amava più durante la sua infanzia, come i tortelli di zucca  con l`amaretto e la pasta fatta in casa dalle nonne, una di Mantova e l`altra di Modena, così come le merende con pane e burro o i ghiaccioli consumati negli intervalli. Ai figli Salvini ama preparare le cotolette impanate, piatto tipico di Milano, mentre le sue grandi passioni sono griglia, cipolle e aglio. «Cipolle, a una festa della Lega me le hanno offerte con i fagioli, li ho tolti, ho aggiunto il tonno e via. Anche l`aglio in una buona bagna cauda. Mi rendo conto di essere “molesto”». I vini, anche per non incorrere nello stereotipo del leghista ubriacone, son consumati con moderazione.

Foto copertina: ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO

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