Pistocchi via da Mediaset. La tesi del complotto juventino nei suoi confronti

11/07/2017 di Gianmichele Laino

Maurizio Pistocchi non offrirà più il suo contributo ai programmi sportivi di Mediaset e Mediaset Premium. La notizia era diventata ufficiale già con la presentazione dei palinsesti della rete televisiva di Cologno Monzese, ma ora spunta un retroscena che potrebbe far luce sul suo allontanamento. Il Corriere della Sera ha parlato di una sorta di congiura juventina che avrebbe spinto i vertici Mediaset a fare a meno dell’allievo di Arrigo Sacchi.

LEGGI ANCHE > I giocatori del Milan danneggiano gli spogliatoi dello Juventus Stadium

LA MOTIVAZIONE DEL LICENZIAMENTO DI MAURIZIO PISTOCCHI

Ufficialmente, la motivazione della rinuncia ai contributi di Pistocchi si deve a uno svecchiamento dei volti televisivi da proporre al pubblico degli abbonati. In molti, però, pensano che la «defenestrazione» del giornalista sia dovuta alle sue posizioni apertamente critiche nei confronti della Juventus. In più di una circostanza, infatti, Pistocchi ha lanciato veri e propri strali avvelenati nei confronti della squadra e della dirigenza bianconera.

Il giornalista, tra l’altro molto attivo sui social network, in alcune sue uscite pubbliche ha fatto della vera e propria satira che ha avuto come bersaglio la Juventus (si pensi, ad esempio, al suo tweet con la foto di Gianluigi Buffon e dell’arbitro Paolo Tagliavento corredata dalla frase «forse stanno parlando del gol di Muntari»).

Già in quella circostanza, la dirigenza bianconera avrebbe fatto pressione su Mediaset per un «contenimento» del ruolo del giornalista in studio. Inoltre, la tifoseria juventina, nello scorso gennaio, aveva lanciato una petizione per il licenziamento di Pistocchi e per la sua radiazione dall’albo. Insomma,  c’è davvero l’ambiente juventino dietro alla rimozione del giornalista dal palinsesto di Mediaset Premium?

(FOTO archivio/ansa)

Share this article