A un anno dal ritorno in libreria del “Mein Kampf” in Germania, il manifesto antisemita di Adolf Hitler è diventato un bestseller.
Ne da notizia l’Istituto di Storia Contemporanea di Monaco rendendo noto che, dal gennaio scorso, sono state vendute circa 85.000 copie della nuova versione del libro, richiedendo una sesta tiratura. L’Istituto ha precisato che intento della pubblicazione era quello di arricchire il dibattito sulla crescita di “opinioni politiche autoritarie” e non promuovere l’ideologia nazista. Il Mein Kampf fu pubblicato nel 1925.
La versione odierna, che ha scalato le classifiche, conta quasi 2.000 pagine, arricchite da note di studiosi che contestualizzano il testo hitleriano. Ed è probabilmente anche questa particolarità, oltre alla curiosità per un libro a lungo proibito, ad aver decretato un successo superiore alle aspettative. “I dati di vendita ci hanno travolto“, ha dichiarato alla Dpa il direttore dell’Istituto bavarese Andreas Wirsching, ricordando come il gruppo di esperti messo insieme per l’edizione critica sia stato ospite in tante presentazioni del Mein Kampf anche internazionali, da Amsterdam a Mosca, da Zurigo a Toronto. “Non sono gli estremisti di destra” che acquistano questo volume, ha aggiunto Wirsching, “ma lettori appassionati di storia e politica e molti accademici“.
(in copertina foto Pixabay)