Metano, il carburante del futuro

DISTRIBUTORI A MACCHIA DI LEOPARDO – Ma certo il problema riguarda il fatto che in Italia esistono 996 distributori, di cui 447 tra Emilia-Romagna (174), Lombardia (144) e Veneto (129). Ad esempio sono sconsigliabili i viaggi in Liguria, 7 impianti, in Friuli Venezia-Giulia e Molise, 3 impianti ciascuno, Val d’Aosta, un impianto. Impossibile invece usare queste auto in Sardegna, dove non ci sono pompe per il metano. A titolo informativo, ecco lo stato dell’arte regione per regione:

Valle d’Aosta: 1
Piemonte: 72
Lombardia: 144
Trentino-Alto Adige: 15
Veneto: 129
Friuli-Venezia Giulia: 3
Emilia-Romagna: 174
Liguria: 7
Toscana: 94
Marche: 84
Umbria: 31
Abruzzo: 21
Lazio: 51
Molise: 3
Campania: 62
Basilicata: 7
Puglia: 61
Calabria: 9
Sicilia: 25
Sardegna: 0

Totale: 996

PRIMO POSTO IN EUROPA – Ed in fondo sembra questo l’unico vero limite alla distribuzione di automobili alimentate a gas naturale. Da notare poi che un viaggio all’estero sarebbe indicato in Germania, dove al 2011 erano indicati 899 punti di rifornimento, ma non in Francia, Spagna o Portogallo dove questi erano rispettivamente 39, 8 e 1. L’Italia con questi numeri rappresenta quindi il primo mercato europeo, con i frontalieri al confine con la Svizzera che possono contare su ulteriori 129 punti di rifornimento (dati sempre del 2011).

(alvolante.it)
(alvolante.it)

VELOCITÀ UGUALI, PRESTAZIONI DIVERSE – Da questi numeri si capisce come mai il mercato dell’auto a metano in Italia è così florido e potenzialmente ricchissimo. Del resto, dal punto di vista tecnico, l’auto raggiunge la stessa velocità di una alimentata a benzina. Piccole penalizzazioni invece per quanto riguarda le prestazioni, con l’auto che diventa più lenta nonostante abbia un numero di ottani superiori alla benzina (120 contro 96). Tutta colpa del motore non abbastanza compresso in quanto non studiato per il funzionamento a gas naturale. L’avviamento del motore viene mantenuto a benzina a causa del potere detonante mentre l’avviamento a metano è sconsigliato a causa dello sforzo prolungato del motore.

DUE SISTEMI DIVERSI – A differenza di quanto accade con il gas di petrolio liquefatto, ovvero il Gpl, il metano viene venduto in fase gassosa a 220 bar contro i 12 bar nominali del Gpl. Ciò significa che gli impianti sono incompatibili sopratutto per quanto riguarda il miscelatore ed il tipo di bombola. Le uniche parti in comune sono le centraline elettroniche e il commutatore-indicatore di livello, il cui costo appare comunque esiguo rispetto al resto dei componenti, tanto che in genere vengono sostituite insieme. Come detto il metano comporta una perdita di prestazioni del 10 per cento ma a differenza di quanto accade con la benzina, è possibile allungare la vita dell’olio grazie alle minori scorie di combustione.

(wikipedia)
(wikipedia)

FINO A 500.00 CHILOMETRI – Questo significa che si assiste ad un allungamento degli intervalli di cambio olio fino a 40.000 chilometri. Questo porta anche ad un allungamento della vita della vettura, con le auto a metano che possono arrivare fino a 500.000 chilometri di vita. Di contro è necessario controllare candele, fili, bobina e batteria, perché le parti elettriche devono essere sempre in ottimo stato visto che il gas metano brucia meno rapidamente della benzina. Attenzione anche al riduttore di pressione, conosciuto anche come polmone, che dev’essere riscaldato durante il funzionamento per contrastare il gelo del gas. Bisogna sembra controllare i livelli di liquido per contrastare perdite che possono portare a danni alla testata.

IL RISPARMIO DI CARBURANTE – Infine, per dare meglio l’idea dei risparmi in prospettiva garantiti dal metano, vi proponiamo la finestra di calcolo di Ecomobile che ci permette di confrontare la spesa annuale in termini di carburante confrontando una vettura alimentata a benzina, a gasolio, a Gpl ed a metano. Dal nostro punto di vista scegliamo di confrontare un consumo medio di 17 chilometri al litro per una percorrenza di 15.000 chilometri l’anno. E questi sono i risultati:

auto-metano-futuro (9)

 

Un anno di benzina costa 1.537 euro, contro i 1.272 euro del gasolio, gli 860 euro del Gpl ed i 582 euro del metano, per un risparmio in quest’ultimo caso di 955 euro. Un valore che fa capire quali sono i vantaggi dell’auto alimentata a gas naturale. Certo bisogna fare attenzione alla manutenzione che potrebbe rivelarsi forse più complicata. Ma se si riescono a risparmiare 4000 euro in quattro anni, prima della revisione delle bombole che costa comunque sui 200 euro, allora si capisce perché il metano è il carburante del futuro.

Share this article