«Michael Schumacher è morto»: ma è solo un hacker
30/12/2013 di Redazione
Il coccodrillo di Michael Schumacher apparso su lavoceditalia.it non sarebbe un errore della redazione, ma il risultato di un «attacco hacker», secondo la redazione.
MICHAEL SCHUMACHER, L’UTILE HACKER – Un infortunio come tanti, molte redazioni hanno i coccodrilli dei personaggi famosi già pronti e, anche nel caso della morte di Mandela, se ne sono viste delle belle in passato. Nessuno però aveva ancora provato a giustificare lo svarione come ha fatto lavoceditalia.it, che ha tirato in ballo l’attacco hacker:
Michael Schumacher non e’ morto, La Voce sotto attacco hacker
La redazione accusata di aver pubblicato articolo su decesso del pluricampione
Milano – Come ogni Natale anche quest’anno la Voce d’Italia ha subito un attacco hacker. Questa volta è stato messo online un articolo a nome del nostro quotidiano che in realtà non è mai stato pubblicato dalla nostra redazione. E così, in un momento di grande apprensione per la vita del pluri-campione Michael Schumacher, girano su Twitter e Facebook una serie di link che ci accusano di aver divulgato una notizia falsa pur di raccogliere visite.
Smentiamo categoricamente di aver diffuso tale notizia mentre sarà nostra premura denunciare alla polizia postale quanto successo.
E’ stato inoltre lanciato pochi minuti fa un tweet a @disinformatico con la seguente smentita: “La testata è stata attaccata da hacker. Non abbiamo MAI pubblicato ALCUN articolo riguardante la morte di Schumacher“.
MICHAEL SCHUMACHER, NON CI SI CREDE – Nello screenshot proposto da Attivissimo (in copertina) si vede chiaramente che l’ora della morte del campione è sostituita da una serie di puntini, proprio come se il coccodrillo fosse stato preparato in seguito all’incidente e si attendesse solo il momento della ferale notizia per completarlo. Poi invece l’articolo è finito online quando non doveva, ma immaginarsi l’ipotesi di un hacker che s’introduce nei sistemi di un sito come la voceditalia.it per prelevarne un coccodrillo incompleto e pubblicarlo, suona davvero inverosimile.
(Credit Image: © Bildbyran via ZUMA Wire)