Il migrante afgano deluso dall’Europa: «L’errore più grande della mia vita»

Migranti

, un giovane migrante afgano ha definito la sua fuga verso l’Europa il più grande errore della sua vita. Intervistato dall’agenzia internazionale Reuters, il profugo di 28 anni, che si chiama Haschmat, ha rimarcato l’ostilità riscontrata nei numerosi Paesi europei attraversati, dove i richiedenti asilo sono abbandonati al loro destino. Hashmat ha subito anche gli attacchi della polizia al confine tra Slovenia e Austria.

MIGRANTI IN ARRIVO

A fine agosto le telecamere di numerosi media avevano ripreso la gioia dei migranti verso l’Europa. Alla stazione di Monaco di Baviera era stata scattata una foto di un giovanissimo siriano avvolto nella bandiera dell’UE; un’immagine diventata simbolo dell’accoglienza come risposta alla crisi dei migranti registrata in questi mesi. Solo a ottobre più di 200 mila persone hanno attraversato il Mediterraneo, in particolar il Mar Egeo, per raggiungere l’Europa. Nel corso delle settimane la rilevante pressione migratoria ha però mutato il clima. Diversi governi hanno iniziato severe politiche di respingimento, con la costruzione di diverse barriere per fermare gli accessi irregolari. Migrazioni compiute in condizioni sempre più drammatiche hanno regalato tanta amarezza anche a chi le compie, come nel caso di Hashmat, un 28enne afgano intervistato da Reuters. Il giovane migrante afgano definisce il suo viaggio il più grande sbaglio compiuto nella sua esistenza, visto che l’Europa è molto diversa da come l’aveva immaginata.

Ci sono molti problemi. Fa molto freddo, nessuno si prende cura di noi. Per le famiglie, che vengono con i loro bambini piccolo, la situazione è drammatica.

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MIGRANTI AFGANI

– Hashmat confessa che preferirebbe tornare a casa, ma ormai sente la necessità di raggiungere la sua meta, la Germania, dopo aver già attraversato la frontiera di sette oppure otto Paesi. Ora si trova a Sentijli, in Slovenia, a pochi chilometri dal confine austriaco. Finora il più grande Paese dell’UE ha accolto centinaia di migliaia di migranti. Gli afgani sono il secondo gruppo etnico di richiedenti asilo dopo i siriani. A differenza di chi scappa da Assad e dall’ISIS però le chance di ottenere lo status di rifugiato in Germania sono minori. Il ministro degli Interni tedesco ha annunciato pochi giorni fa che nel 2015 non sarebbero stato più concesso l’asilo agli afgani. Hashmat, se raggiungesse la Germania come spera, sarebbe così costretto a tornare in patria. L’Afghanistan, obbligato dalla convenzione di Ginevra a riaccogliere chi ha cercato asilo in un altro Paese, ha criticato l’annuncio del governo di Berlino, rimarcando come i motivi che spingono alla fuga così tante persone non sono stati ancora risolti. Secondo le stime delle agenzie internazionali 120 mila afgani hanno abbandonato il loro Paese nel 2015, e 76 mila di loro l’hanno fatto per raggiungere l’Europa.

Photo credit: ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images

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