Sex Festival: Milano celebra il futuro del sesso

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Nel weekend si svolgerà la manifestazione nata dalle ceneri del leggendario Mi-Sex che promette ai visitatori un'esperienza reale e diretta con le protagoniste del sesso. Tra talent show e provini con un occhio alla multimedialità e nel ricordo del re del settore, Riccardo Schicchi

Nostalgici del Mi-Sex, amanti di tutto ciò che è erotico, esteti del corpo femminile e della passione fine a sé stessa, preparatevi perché nel weekend Milano potrà darvi tutto ciò che avete sempre sognato. Parliamo del Sex Festival, ovvero la fiera del sesso.



QUANDO E DOVE – Questa manifestazione nasce sulle ceneri del Mi-Sex, la fiera del sesso per antonomasia la quale ha vissuto per 18 anni ma che è stata cancellata pochi giorni fa a causa dell’incapacità di tutto il settore di recepire quelli che erano i cambiamenti imposti dal web e della progressiva “democratizzazione” del porno. La manifestazione si terrà allo Spazio Antologico di Milano, all’interno degli East End Studios in Via Mecenate 84 solo per la giornata di oggi, dalle 17 alle 03 del mattino e domani dalle 15 allo stesso orario. Il biglietto Uomo è di 25 euro mentre le donne, i diciottenni, i militari, le forze dell’ordine ed i disabili pagano 20 euro. Le coppie spendono 40 euro mentre per i gruppi di minimo 10 persone il biglietto è di 15 euro. Il pezzo forte del festival saranno i contenuti che si svolgeranno all’interno dei due piani dello spazio dedicato.



GLI ARTISTI – Spazio che ha scelto il basso profilo. In mattinata ci siamo recati allo Spazio Antologico scoprendo che non c’è molto all’esterno che possa preannunciare il festival. Le porte erano rigorosamente chiuse e mancava qualsiasi riferimento al festival che si svolgerà nelle prossime ore. Ma probabilmente è una scelta voluta visto che il divertimento si troverà all’interno dello spazio. Al primo piano è stato allestito un palco sul quale si alterneranno spettacoli di ogni genere, dal burlesque alla Lap Dance fino ad arrivare ai “Drag Queen Show”, con ragazze provenienti dall’agenzia “Les Artistes”.

IL LESBO SHOW – Oltre al palco centrale si potrà trovare soddisfazione all’interno dei priveé dove i visitatori potranno “sognare” con gli spettacoli appunto privati presentati dalle ragazze che abiteranno questi spazi. Se non v’interessa guardare ma volete puntare più sul contatto sappiate che potrete godere dei massaggi erotici praticati dalle giovani protagoniste del festival. Volete qualcosa di più forte? Pronti, con il Lesbo Show. Basta la parola, no? Infine, se tutte queste emozioni vi avranno fatto venire la gola secca, sappiate che potrete ristorarvi all’eros bar interattivo, dove i cocktail verranno serviti da bariste accattivanti.



I SERVIZI DEI LOCALI – E come diceva il buon vecchio Corrado Mantoni, “non finisce qui”. La manifestazione verrà “rallegrata” anche dal “Club Les Folies” per spettacoli personalizzati in un’atmosfera intrigante come il burlesque e l’erotic show oltre ai giochi pervert. Tali “servizi” verranno offerti dai titolari e dal personale dei locali “trasgressivi” che presenteranno il meglio dei loro spettacoli. Questa fiera rappresenterà inoltre l’occasione per chi ha sempre desiderato o ha pensato di avere numeri giusti per entrare a far parte del mondo del porno di lanciarsi nella nuova carriera attraverso la “hard academy”, una specie di “Italia’s got talent” ma a luci rosse.

L’ACCADEMIA – Per chi non lo sapesse, a Milano esiste ormai da otto anni una scuola, la “Hard Academy” per l’appunto, che consente ad illustri sconosciuti di diventare future star del porno. Al costo di 700 euro per tre mesi di corso gli studenti selezionati -si perché la Hard Academy è a numero chiuso ed i fortunati alunni imparano i fondamenti della sessuologia e dell’anatomia fino ad imparare le tecniche di spogliarello e lap-dance. Ma se volete partecipare sappiate che è possibile fare un “provino” direttamente al Sex-Festival e chissà se non si nasconda tra di voi un novello Rocco Siffredi.

 

IL TALENT SHOW – I provini sono gratuiti e vengono proposti all’attenzione di case di produzione, registi e talent scout che nel caso contatteranno gli aspiranti attori. Ci sarà spazio anche per un talent show che vedrà protagonisti i portabandiera di alcuni tra i più importanti locali di strip tease e di lap dance. Ogni locale partecipante farà esibire la propria ragazza in uno spettacolo della durata di massimo 15 minuti sul palco centrale. A giudicare la performance un giornalista, una fotografa ed un insegnante di danza. La somma dei voti delle due esibizioni previste, per venerdi e sabato, formerà la classifica finale.

LA RETROSPETTIVA DI SCHICCHI – Al Sex Festival c’è spazio anche per il ricordo di colui che non c’è più, ovvero Riccardo Schicchi, il fotografo di Epoca diventato re del porno a seguito dell’incontro con Ilona Staller, in arte Cicciolina. Gli organizzatori del Sex Festival hanno deciso di rendergli omaggio con una retrospettiva dei suoi film più celebri. Inutile dire che per chi ha messo su questo festival l’ex fotografo rappresenti una specie di idolo assieme alla sua agenzia Diva Futura. Negli anni grazie alla sua attività, continuano gli organizzatori, ha permesso di spingere sempre più in là il confine dell’oscenità diventando un genio dell’eros.

 

IL MI-SEX – Quindi, se volete, sappiate che a soli 25 euro avrete tutto questo in assoluta libertà e disibinizione. Dai film di Riccardo Schicchi, definito un eroe del genere, fino all’attività di ragazze discinte -ma professioniste- che sapranno coccolarvi a dovere, voi appassionati del genere. Probabilmente qualcuno dei lettori storcerà il naso nel leggere che è possibile in una città come Milano assistere ad un simile spettacolo ma forse non tutti sanno che questo “sex-festival” non è altri che la prosecuzione di un’esperienza che ha caratterizzato nel profondo la vita sociale della città, ovvero il Mi-Sex il quale, con le sue 18 edizioni, ha rappresentato un must per gli appassionati del genere milanesi e non solo.

I NUMERI DI UN SUCCESSO – Il Mi-Sex nacque nel 1994 come una fiera dedicata al sesso la cui filosofia era quella di offrire spettacoli ed intrattenimento ai visitatori. Nei 18 anni dell’evento -il quale però per molto tempo ha avuto una cadenza semestrale- sono state 900.000 le persone che hanno affollato le varie location come l’ex Pala-Trussardi o il polo fieristico di Novegro. All’epoca i visitatori potevano sia visionare degli spettacoli sia acquistare prodotti più o meno conformi alla morale. Non mancavano i film pornografici e l’esposizione di gadget.

BASTA COSI’ – La formula però rimase fine a sé stessa per troppo tempo tanto che ormai non si riusciva più a stare al passo con i tempi a causa dell’invasione di internet, del porno on-line e dei diversi gusti delle persone. E così come sono via via scomparsi gli angoli nascosti delle edicole con una tendina che recava la scritta V.M.18, anche il Mi-Sex si è trovato costretto a cambiare formula in quanto non poteva più permettersi di dare soddisfazione a qualche ospite dotato di telecamerina. Per questo motivo il 16 gennaio si è deciso di chiuderla con la manifestazione.

NON CI SIAMO MAI ADEGUATI – A confermalo fu lo stesso fondatore, Franco Zanetti, giornalista, per il quale la colpa è stata delle performance sempre uguali e dalla mancata capacità d’innovazione di tutto il mondo dell’hard. Il Mi-Sex è morto per colpa della noia. Prima non c’era internet, non c’era youporn e per avere qualcosa di più piccante bisognava muoversi con una certa disinvoltura. Per questo nel 1995 vennero registrati più di 65 mila accessi con code in autostrada per accedere alla zona del Palatrussardi. Ma ad uccidere la fiera non è stata la morte del porno ma la fine dell’industria.

LA CONCORRENZA DI INTERNET – Vuoi la scomparsa di Schicchi, vuoi l’incapacità di adeguarsi alle novità garantite dall’informatica, vuoi la crisi globale, il sesso visto come professione rischia di “rimanerci”. Ormai non ha più senso realizzare film. A che serve quando ci sono centinaia di amateur ogni giorno “uploadati” sul web? Perché fare fatica? Probabilmente il futuro passa dalle ragazzine desiderose di guadagnare soldi facili con una webcam e con gli introiti che arrivano dalla pubblicità o dagli abbonamenti. Insomma, bisogna cambiare modello d’impresa per guadagnarci.

COINVOLGIMENTO – Ed è per questo che dalle ceneri dell’araba fenice (pardon, del Mi-Sex) è nato il Sex Festival. Riprendiamo quello che verrà offerto agli spettatori e confrontiamo il tutto con ciò che verrà offerto a chi andrà a vedere la fiera allo Spazio Antologico. Non ci sono più film -a parte la retrospettiva su Schicchi- e neanche gadget. Interazione, sperimentazione, prove. Questo è il futuro, coinvolgere lo spettatore senza agitare gingilli ma facendogli provare sensazioni che forse non ha mai vissuto prima.

A PORTATA DELLA MASSA – Un po’ alla “50 sfumature di grigio”, ovvero far capire (e provare) che il sesso può essere una cosa diversa e più bella se vissuta in un certo modo. Inoltre in 20 anni la società è cambiata e se allora la prima edizione del Mi-Sex scatenò un diffuso movimento di opinione, oggi il Sex-Festival passa quasi inosservato. Concetto sottolineato dagli stessi organizzatori della nuova manifestazione: “Milano non rimarrà orfana di un appuntamento con l’erotismo che, in quasi un ventennio, era riuscito a scardinare l’arcaico concetto che sesso e peccato fossero intrinsecamente legati e destinati ad una schiera di lussuriosi perversi capitanati da Satana quale loro mentore”.

CONCORSI ED INTRATTENIMENTO – “Poi qualcuno si accorse -continuano gli organizzatori del Festival- che il sesso, giocato come sano e divertente intrattenimento, spesso declinato con autoironia, non faceva male a nessuno né tantomeno alle giovani generazioni alle quali viene, sempre più spesso, venduta autentica e perversa violenza con il beneplacito di educatori e benpensanti. L’uno e il due febbraio Milano ripropone, con diversa formula, in un clima di collettiva allegria e in nuovi e più intriganti spazi, un erotismo competitivo. La formula si rifà alla moda del momento che ha visto nascere gare e concorsi in tutti i settori delle esibizioni artistiche, alle quali vengono riservati sempre più ampi spazi da parte dei media”.

DAL PASSATO AL FUTURO – Ovvero? Talent show, concorsi, spettacoli, bevute. Poca spesa, tanta resa. Il mondo cambia ed anche l’industria del porno si è dovuta adeguare. Staremo a vedere quali saranno i numeri della manifestazione così da capire se si è trattato di un esperimento felice o di un “numero zero” di un qualcosa che arriverà. Il tutto nel nome di Riccardo Schicchi. La prima fiera dopo la sua morte rappresenta, con la sua retrospettiva, l’omaggio di un mondo di un uomo che l’ha resa grande e che ora, ovunque sia, guarderà come la sua creatura -intesa come industria del porno- riuscirà a coniugarsi con il mondo che verrà.