«Mio marito mi obbligava a dormire in piedi e se cadevo mi picchiava»

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Una storia allucinante raccontata da un avvocato dimostra che la lotta alla violenza non deve mai cessare

Il giorno contro la violenza sulle donne è passato, ma le drammatiche storie emerse non accennano a diminuire e sono sicuramente solo la punta di un iceberg drammaticamente nascosto.



STORIE CHOC DI DONNE E MALTRATTAMENTI

Questa, particolarmente estrema, arriva dal Messaggero veneto e la racconta un avvocato esperto di diritto di famiglia

La faceva dormire in piedi, perché, in quanto donna, non aveva diritto di distendersi sul letto matrimoniale. Quando sfinita, durante la notte, crollava e si accasciava a terra, la riempiva di botte per farla rialzare. Se non dormiva in camera, il suo posto era il garage, dove dentro l’auto, al freddo, la obbligava a dormire. Durante il giorno la teneva segregata in casa e per far sì che non guardasse il mondo che la circondava aveva dipinto di nero i vetri delle finestre, costringendola a vivere con la luce artificiali e senza mai poter apprezzare quella del sole



Una vera e propria forma di schiavitù, culminata nella fuga della donna per amore delle due bambine. Fuga che non è bastata, visto che l’uomo ha atteso l’ex compagna fuori dal lavoro per accoltellarla. Si è salvata e ora vive in un’altra regione, in incognito. Perché la vita, certi bastardi, te la rubano due volte. Una non gli basta