Miss Italia 2015: voti acquistati on line, lo scandalo scoperto da Striscia
21/09/2015 di Boris Sollazzo
Federica è bella. Non ha vinto Miss Italia. E neanche le fasce di “consolazione”. Strano, a vederla. Ma ha una storia da raccontare e lo fa a Striscia la Notizia. Perché a Cologno non hanno riguardi per nessuno, basta che siano concorrenti: sia Masterchef su Sky o Miss Italia che ha scelto La7 come casa televisiva.
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E allora ecco che la mora Fede ci dice che a un certo punto, per la fascia sponsorizzata da una nota e ricca casa autombolistica (ambitissima per il premio che comprende un contratto da testimonial per un anno) la quantità di voti popolari on line aumentavano esponenzialmente. Ma solo per alcune concorrenti, mentre altre rimanevano al palo. Come mai?
Tutto starebbe nella manipolazione dei voti on line. Varie aspiranti reginette sono state contattate, da quello che hanno scoperto Moreno Morello e Luca Abete, con messaggi su facebook che promettevano loro ricchi pacchetti di voti. Ricchi come quantità – tanto da rovesciare un risultato sfavorevole in un’ora – e come costo: si parte da un pacchetto da 1000 euro, passando per uno da 6-7000 fino a quello infallibile che porterebbe all’abile collettore di preferenze ben 15000 euro. Pop-up con il mi piace (quasi) obbligatorio, pubblicità, sponsorizzazioni su facebook, un complesso sistema che permette alle future miss di scalare posizioni (come Pupo ammise, di fatto, di aver provato a fare anni fa a Sanremo, razziando ovunque schedine del Totip, allora necessarie per votare, e come altri manager ammisero più di recente, affittando interi call-center per i propri assistiti), come rivela, senza farsi pregare troppo, la presunta mente dell’inganno (e il prezzo di 15000 euro lo fa proprio lui). E ci rivela anche che in merito c’è una vera e propria “guerra tra agenzie”, lasciando intendere che le concorrenti acqua e sapone arrivano a Miss Italia già corazzate da un codazzo che le segue in tutto e per tutto.