Musica nello spazio, rumori nel vuoto: «Uno strano suono stridulo, come un fischio». È il suono ascoltato nel maggio del 1969 dagli astronauti dell’Apollo 10, oggi tornato alla ribalta. Il motivo? Una nuova serie sui canali Discovery con un programma che punta a diffondere i file “mai spiegati” delle missioni spaziali americane a realizzare una puntata sul «suono fantasma dalla Luna» : «Se lo diremo a terra, non ci crederà nessuno», si dicevano fra loro Thomas Stafford, John Young and Eugene Cernan, i tre navigatori dell’Apollo 10 che circumnavigarono la Luna.
Questa la puntata di Discovery Nasa trasmessa da Discovery Science.
«Sentito? Quel suono fischiante?», chiedeva Eugene Cernan, sbobinato dal Daily Telegraph: «Chi ci crederà? Nessuno», si dicevano i tre, chiedendosi se il rumore potesse essere «una musica dall’altro mondo». «Dovremmo dirglielo? Dovremmo dirlo a Terra?» continua uno di loro: «Non so, ci dovremmo pensare».
Un suono spaziale? Tutt’altro, secondo la Nasa e i suoi ingegneri: più probabilmente «interferenze» fra i suoni delle radio che entravano in conflitto reciproco data la scarsa distanza fra il modulo lunare e quello di comando. Il tema venne ripreso da Michael Collins, pilota dell’Apollo 11, l’uomo che stava pilotando il modulo sul lato oscuro della Luna mentre Neil Armstrong e Buzz Aldrin erano sulla superficie, che sentì lo stesso suono e aderì pienamente alla spiegazione «tecnologica»: «I tecnici radio (piuttosto che i fanatici degli Ufo) mi spiegarono prontamente: era un’interferenza fra le radio VHF del modulo di comando. Anzi, se non me l’avessero spiegato prima, probabilmente sarei morto di paura». Meno convinto Al Worden, che volò sull’apollo 15: «La logica mi dice che se abbiamo registrato qualcosa, è perché c’era qualcosa»