Nilo Pacenza, Giachetti e il blog di Beppe Grillo

La guerra tra Beppe Grillo e Roberto Giachetti continua. Il Semplice Portavoce risponde al deputato Pd di fronte alle accuse di caccia all’uomo nei commenti “violenti” sotto il suo blog. Il genovese indica nome e cognome dell’autore di uno dei commenti citati dal parlamentare scoprendo che si tratta di Nilo Pacenza, coordinatore del Comitato Adesso Carpi. «Giachetti ha ragione. Il commento dell’utente – spiega Grillo – da lui citato è vergognoso ed è quanto di più lontano dallo stile e dal linguaggio degli attivisti del M5S. Se si sente diffamato Giachetti deve immediatamente rivolgersi alla polizia postale e querelarlo. Il blog collaborerà con le autorità. Nilo Pacenza, così si firma il commentatore, è il fondatore della pagina facebook del comitato per la candidatura di Renzi alle primarie “Adesso Carpi”». Come? Giachetti, renziano che indica un attivista dem della sua stessa corrente? Noi abbiamo chiesto chiarimenti all’autore del commento contattando Nilo Pacenza stesso che, al telefono con Giornalettismo, conferma la paternità del commento. L’origine del post però non era volutamente “violenta”, ma come spiega Pacenza stesso, aveva un “intento provocatorio”.

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Questo il commento di Pacenza1487340_10151817230986545_1749341196_n

LA STORIA – Partiamo dall’inizio. Tutto ha origine da un post di Grillo che definisce “abusivi” alcuni parlamentari eletti col premio di maggioranza tra cui figura anche Roberto Giachetti. Il deputato Pd, sentendosi chiamato in causa, ha risposto stamane al Semplice Portavoce con una lettera aperta, citando per filo e per segno i commenti pesanti sotto il post in questione:

Siamo praticamente al ‘caccia all’uomo day’. Un invito che ognuno dei tantissimi seguaci del tuo blog può declinare a suo piacere.

La replica del genovese però non è tardata e pochi minuti fa è arrivato il suo “lavoro d’indagine”. Risale al commetno citato dal deputato e scopre che è a firma di Pacenza, esponente renziano di Carpi. Così parte l’accusa:

I pidimenoellini si minacciano di morte sul Blog? O si tratta di schizzi di merda digitali lanciati per screditare ancora una volta il M5S e bollarlo come pericoloso e violento agli occhi dell’opinione pubblica? E’ un’operazione squallida degna dei peggiori regimi autoritari e infatti rilanciata da tutti i media di regime con Repubblica in testa.

ERA UNA PROVOCAZIONE – «Io?» Pacenza scopre da noi di esser finito sul blog del Semplice Portavoce. «Sì io sono l’autore del commento ma è chiaramente una provocazione contro questo “fascismo”. Una riposta alla provocazione, anche perché basta vedere i miei commenti sui social network per capire qual’è la mia posizione contro il MoVimento 5 Stelle» . Effettivamente in rete il renziano che fa parte del Comitato Adesso Carpi non nasconde le sue critiche verso i 5 stelle. Anzi.

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ERRORE DI BOBO GIAC – Peccato però che Roberto Giachetti, renziano, cita proprio uno della sua “corrente” che si è firmato su BeppeGrillo.it con nome e cognome.

Ed infatti nel giro di breve tempo, nel riuscito effetto di generare un chiaro clima di odio, qualcuno alle 14.32 del medesimo giorno raffina la caccia all’uomo rendendola più esplicita: “Dai a questo punto la lista ce l’avete. Prendete un fucile ed andate ad ammazzarli uno ad uno a casa. Mi sembra il minimo”.

Il deputato del Partito Democratico portato spesso ad esempio da Beppe Grillo per la sua posizione sul Porcellum nella sua lunga lettera non ha citato nome e cognome del compagno di Carpi. Ha riportato solo le sue parole. Probabilmente ha avuto una svista. Forse non era nemmeno a conoscenza dell’identità del democratico di Carpi. Sta di fatto che però è un autogol in piena regola. Il militante dem è finito comunque sul blog 5 Stelle. Pacenza legge per filo e per segno il post di Grillo: «Io da democratico – commenta – voglio comunque discostarmi da questo post. Adesso provo comunque a contattare Giachetti. Mi spiace».

Sempre in rete, dopo esser stato contattato da Giornalettismo, Pacenza spiega:

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Niente violenza, ma solo una “provocazione” alla liste di “abusivi” deputati indicati da Grillo. Peccato che però il Semplice Portavoce abbia verificato e che Giachetti abbia citato a sua insaputa una persona del suo stesso partito. Ora in rete con nome e cognome.

LA RISPOSTA DI GIACHETTI – Così Giachetti è tornato sul suo blog sulla vicenda:

L’autore del commento sul sito di Grillo ha confessato sulla sua pagina Facebook. Dice di essere del Pd. Non attendo un attimo a chiedere scusa a Grillo per le affermazioni di una persona irresponsabile, benché io non abbia mai imputato a Grillo la responsabilità di quella minaccia. Semmai, e lo confermo, il fatto che il commento non sia stato cancellato per più di 48 ore. Ovviamente io ho letto il commento senza sapere di chi fosse e l’ho stigmatizzato. Ma il senso delle mie parole, che sono sicuro Grillo abbia percepito esattamente per quello che volevano esprimere, andava oltre e non cambia. Quel commento è rimasto sul blog per almeno due giorni, associato alla nostra foto e alle parole di Grillo evidenziate in neretto: “devono essere fermati all’ingresso di Montecitorio”. Il senso della mia riflessione non cambia e sono sicuro che questa riflessione la farà anche Grillo.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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