Non è dato sapere

da Luigi Cardarelli

Nessuno crede veramente che Silvio abbia terminato la carta preziosa e patinata, con la quale ormai da anni ci confeziona la sua ineguagliabile “aria fritta”; però tutti i prodotti hanno una scadenza ed il cinico mercato ordunque vale anche per Lui.Per lo stesso divin Andreotti Giulio, fu coniato alfine il detto “prima o poi pure le volpi finiscono in pellicceria”.

Dura davvero per lo stakanovista premier fare altri due anni, con le sue legioni di sozze sanguisughe, di lanzichenecchi bramosi di bottino, con i lacchè che servono bevande avvelenate alla cicuta.Ma il problema esistenziale delle centinaia di peones a Montecitorio è pur sempre il medesimo, dove trovare un altro Silvio?Delle tragedie sulle sabbie libiche e della sorte dei ribelli, non importa un fico secco a nessuno dei politici nostrani: l’interesse vero è per lo scacchiere nazionale, con le posizioni da assumere nella prospettiva della prossima caduta di “Cesare”.

Perchè prima o poi, senza dubbio ci sarà.Nel mentre che il governatore Mario Draghi intima, “un aggiustamento dei conti non è più ritardabile” ed il superministro dell’economia prepara zitto zitto una manovrina da 50 miliardi.Bontà sua da servirci solo nel 2014.Forse al buon Tremonti qualche anima candida avrà fatto notare che la ormai sicura ascesa del fido banchiere di Goldman&Sachs alla presidenza BCE, sarebbe una spina nel fianco letale per la sua candidatura a premier.E forse con tanto tristo governo, il supposto centrodestra non avrebbe poi nessuna possibilità di vittoria nel 2013, quand’anche il candidato non sia poi Roberto Maroni.

Chissà le scemenze che scriveranno gli scribani di corte, il mondialista Draghi, contro Giulio il” colbertista”, il “mercatista”. Quella che invece è pura lotta tra lobbies potenti, tra oligarchie voraci ed aguzzine.Con tal  confusione, nel mezzo a questa bolgia dantesca, sta a vedere che Berlusconi legge Machiavelli e si allea con Napolitano e col pd! In uno scenario così imbrogliato ma allo stesso tempo statico e privo di sbocchi elettorali, il pavido onorevole non vede affatto aldilà del proprio naso e del suo grasso portafoglio.

Eppur due minuti prima che giunga lo tsunami devastante, l’acqua del mare appare piatta e calma, sebbene la scossa tellurica arrivi così intensa da profondità lontane.A tutt’oggi, vista l’indifferenza e la rassegnazione popolare, si può almeno citar la frase del famoso fiorentino su Carlo v d’Asburgo, “non è dato saper se sua maestà sia Cesare o nulla”.Facendo ben attenzione al fragore del mistral, il vento che forte ed impetuoso scende dalla valle del Rodano, portando seco non il nome di Sarkò ma quello di Marine Le Pen!

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