Ottoemezzo con Giuliano Pisapia

OTTOEMEZZO, DI REFERENDUM IN REFERENDUM – Giuliano Pisapia, chiamato a commentare il punto di Paolo Pagliaro sul tema dei referendum veneti sulla divisione tra Mestre e Venezia e quello sull’indipendentismo promosso da movimenti autonomisti, ricorda che la Lega in 20 anni è stata al governo per tanti anni, così come in Veneto. E che quanto accaduto negli anni dimostra che la politica della Lega ha fallito e che oggi le spinte secessioniste in Lombardia sono svanite. Aurora Lussana invece ribadisce la necessità del Veneto di autodeterminarsi perché stanco di Roma e si augura di arrivare ad una separazione consensuale. Virman Cusenza spiega che ci sono altri esempi come nel caso della Scozia. E se la Faz ha ricordato che una secessione costa, Virman Cusenza dice che la richiesta di uscire dall’Italia da parte di un Veneto governato dal centro-destra per oltre 20 anni dimostra come quella politica abbia fallito. E se la Scozia può contare sul governo del Nord il Veneto non si sa come possa mantenersi. Inoltre, conclude Cusenza, la Lega sembra priva di un progetto politico perché la Le Pen ha dimostrato a più riprese che voleva governare alcune realtà locali nonostante la protesta. Aurora Lussana cita la guerra in Jugoslavia per parlare di autodeterminazione dei popoli attraverso un referendum e che per l’economia di scala il Veneto è più forte da solo contro la Germania. Giuliano Pisapia parlando di governo spiega che bisogna avere la forza di andare avanti anche in caso di leggi impopolari. E parlando direttamente ad Aurora Lussana, Pisapia ricorda che all’epoca il Parlamento votò a favore dell’Euro con la partecipazione dei deputati della Lega, che allora erano tanti. Aurora Lussana appare stordita dalla puntualizzazione e con un filo di voce risponde: «chiedevamo una consultazione popolare», dopo un’imbeccata di Lilli Gruber. Infine si parla di Expo con Pisapia che ricorda come non ci siano accuse da parte della magistratura nei confronti dei cantieri Expo ma che comunque bisogna stare attenti e vigilare e che l’Italia è già rientrata dell’investimento di Roma perché i paesi stranieri hanno già investito 1,3 miliardi di euro.

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OTTOEMEZZO, LE MOSSE DI MATTEO RENZI – Giuliano Pisapia spiega che la politica di Matteo Renzi può avere successo a partire dalla sua intenzione di aiutare le famiglie con un incentivo fiscale senza comunque mandare cattivi presagi alle aziende. Aurora Lussana parla di Fiscal Pact (ma si chiama Fiscal Compact) e cercando di dare un significato al termine «sovrazionismo» che dovrebbe significare la risposta all’Europa sovranazionale che toglie potere ai singoli paesi ed ai cittadini che non hanno potuto esprimere la propria opinione sull’Euro. Ed a proposito della Commissione Europea, la Lega ancora non sa chi voterà ma pensa di agire in maniera congiunta con gli altri movimenti simili scegliendo qualcuno che possa cambiare gli accordi in essere. Virman Cusenza si dice d’accordo con la Lussana con la mappatura del voto di Marine Le Pen che ha raccolto proseliti anche nel nord operaio, segno dell’elettorato che cambia pelle. Pisapia, chiamato a commentare le parole di Nichi Vendola che parla di un rischio del ritorno dei populismi attraverso le aspettative a volte esagerate nei confronti di persone disgustate dalla politica, spiega che certi rischi esistono ma che allo stesso tempo gli entusiasmi e la fiducia legata al bisogno di cambiamento è diffuso in tutto il Paese. Detto questo bisognerà anche dare risposte con una differenza sostanziale rispetto alle politiche del passato, anche attraverso la buona politica e le riforme che dovranno comunque avere luogo presto. Aurora Lussana dice di condividere le politiche di Renzi ricordando però come nel 2006 la riforma della Devolution, una riforma che voleva efficientare -parola della Lussana- è stata affossata da un referendum consultivo (Pisapia ricorda che era confermativo) ma la Sinistra ha voluto affossarlo salvo riproporre cose simili. Ed intanto il Veneto punta all’autodeterminazione.

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OTTOEMEZZO, UN ASSE LE PEN-GRILLO-LEGA? – Lilli Gruber chiede a Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, se è stato sorpreso del successo di Marine Le Pen con il primo cittadino del capoluogo lombardo che non si dice sorpreso e che la Le Pen ha preso la decisione di presentarsi solo nei comuni in cui si sentiva più forte. E comunque ha avuto un grande successo e nessuno se l’aspettava. E per quanto riguarda il nodo alleanze, per Pisapia non ci sono possibilità di un unione tra Front National e Movimento Cinque Stelle vista la divergenza nei programmi. E la stessa cosa avviene con la Lega vista anche l’anima secessionista del movimento di Salvini contro l’ultranazionalismo francese. E comunque essere sempre all’opposizione è sempre più semplice. Aurora Lussana, direttore de La Padania spiega che l’alleanza con FN è stata cementificata il 15 dicembre scorso al congresso di Torino assieme ai fiamminghi e Fpo. Esiste quindi un’alleanza tra movimenti e la Le Pen ha avuto un’ottimo risultato a Marsiglia, ad Anciennes con un ex sindacalista della Cgt. La Lega Nord con un fronte popolare chiede un’Europa forte ed unita delle patrie e delle regioni. Marine Le Pen è una nazionalista sovranista e punta all’autodeterminazione della Francia così come la Lega lo vuole per Lombardia e Veneto. Grillo invece è un filo immigrazionista. Virman Cusenza invece dice che non esiste un omologo della Le Pen in Italia ma invita gli altri due interlocutori a distinguere le specificità francesi ed italiane. Ad esempio, il fenomeno Le Pen in Francia è cresciuto perché all’opposizione c’è stato solo lui. In Italia invece ci sono stati Bossi, Di Pietro ed ora Grillo. E la scommessa in Italia è che se Renzi avesse più forza, allora gli altri movimenti avrebbero meno voti.

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OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber in onda su La7 a partire dalle 20.30, saranno ospiti il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il direttore de La Padania Aurora Lussana ed il direttore de Il Messaggero Virman Cusenza. Si parlerà delle elezioni in Francia e dei risultati di Marine Le Pen che dopo il trionfo ha lanciato una proposta di alleanza anti-euro a Grillo ed alla Lega.

 

 

 

 

 

 

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