Paolo Barnard, le offese alle donne e il catfight con Gianluigi Paragone

Dal post violento e i tweet offensivi contro il genere femminile, alla cacciata dal programma de La7 «La Gabbia», dopo le pressioni a parte delle donne della redazione della trasmissione. Ma non solo. La polemica tra il giornalista Gianluigi Paragone e l’ex opinionista Paolo Barnard è proseguita dopo l’intervista del primo con Daria Bignardi, ospite de «Le Invasioni Barbariche». Se Paragone ha rivendicato di «aver avuto il coraggio e la spericolatezza di dare il microfono a Paolo Barnard» – noto “alfiere” in Italia della Modern Money Theory -, lo ha invitato a scusarsi, lasciando aperta la possibilità per una reintroduzione nel programma: «Se lui dovesse chiedere scusa e rimuovere il post, lo riprenderei». La replica è stata stizzita, attraverso i social e lo stesso blog del giornalista cacciato, dove Barnard ha accusato Paragone di aver mentito, utilizzando termini offensivi. Per poi continuare su Twitter:

Paolo Barnard 7

 

PAOLO BARNARD, GIANLUIGI PARAGONE E TUTTE LE POLEMICHE – La polemica, con tanto di esclusione dal programma di Paolo Barnard, era nata dopo le “controverse” dichiarazioni del giornalista contro il genere femminile. O una sua gran parte, come si è poi difeso lo stesso Barnard. Scrisse sul suo blog queste parole offensive:

«Le donne sono al 99% esseri mediocri, solo capaci di creare miseria ai propri figli o al mondo. Purtroppo hanno quello che hanno fra le gambe. E ok. Ma non fosse per quello, e per la cultura di sinistra dei Pddini cerebromancanti, sapremmo come giustamente apostrofarle. Al 99%. Così come meritano gli uomini al 99%. Solo che…se si scrive che gli uomini sono al 99% dei porci disumani o troppo stupidi per esistere, nessuno dice nulla. Se lo dici delle donne… Uhhhhhhhhh!».

Parole e volgarità che avevano scatenato pesanti polemiche. Proseguite anche su Twitter:

A quel punto le redattrici del programma condotto da Paragone avrebbero protestato e chiesto l’intervento del conduttore. Fino all’esclusione e all’addio, annunciato dallo stesso Barnard. Durante la sua furia polemica quest’ultimo accusò anche Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara, accusandolo di aver inciso nella sua cacciata. Il conduttore de La Zanzara aveva replicato spiegando di non essere responsabile e di non conoscere la vicenda.

Paolo Barnard 8

PARAGONE ALLE INVASIONE BARBARICHE – Ospite alle «Invasioni Barbariche», Gianluigi Paragone è tornato sulla vicenda, dopo le domande di Daria Bignardi. Ripercorrendo la storia dell’allontanamento dell’ “economista” cacciato dal programma dopo i tweet e il post volgare contro il genere femminile Il conduttore de La Gabbia ha spiegato: «Lui aveva scritto un post molto violento, volgare e maschilista sulle donne e io non posso avere un doppio binario. Quindi gli ho detto: «O rimuovi quel post e chiedi scusa oppure sei fuori!». Penso che pochi giornalisti possano avere il coraggio e la spericolatezza di dare il microfono a Paolo. Io lo rivendico questo coraggio, però quando si arriva oltre è giusto dire basta. Se lui dovesse chiedere scusa e rimuovere il post, lo riprenderei. Paolo purtroppo ha questi momenti, era già successo anche a L’Ultima Parola», ha spiegato. L’apertura non è stata però accettata da Barnard, che ha spiegato di non aver intenzione di fare alcuna scusa. Sul suo blog ha scritto:

Al termine del mio articolo incriminato dalle galline del verme c’era scritto: “Le donne sono al 99% esseri mediocri, solo capaci di creare miseria ai propri figli o al mondo. Purtroppo hanno quello che hanno fra le gambe. E ok. Ma non fosse per quello, e per la cultura di sinistra dei Pddini cerebromancanti, sapremmo come giustamente apostrofarle al 99%. Così come meritano gli uomini al 99%. Solo che… Se si scrive che gli uomini sono al 99% dei porci disumani o troppo stupidi per esistere, nessuno dice nulla. Se lo dici delle donne… Uhhhhhhhhh!”. Fa la differenza dell’universo. Ma Paragone se l’è dimenticato ieri sera dalla Bignardi.

Tutto corredato con nuovi insulti volgari nei confronti del giornalista.

SUI SOCIAL NETWORK – In rete non è mancato chi ha commentato con ironia tutta la vicenda:

Paolo Barnard

 

 

LA PETIZIONE – Ma c’è anche chi ha difeso Barnard: «Senza il suo contributo la Gabbia non ha senso», ha scritto un utente. E in rete è stata lanciata attraverso Change.org anche una petizione per la sua reintegrazione nella trasmissione:

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