Papa Francesco dice «caxxo» e spacca i giornali del mondo

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La gaffe papale fa notizia nel mondo anglosassone ma non nei paesi latini (chissà come mai!)

La stampa anglosassone disquisisce apertamente della gaffe di Papa Francesco, che durante l’Angelus  a San Pietro si è lasciato scappare un «cazzo» al posto della parola «caso». Autocensura marmorea invece per i media d’Italia, Francia e Spagna, dove i grandi quotidiani sembrano alla facile sensazione per deferenza verso il Vaticano.



IL PAPA CHE DICE UNA PAROLACCIA È UNA NOTIZIA – Non è solo questione che i protestanti godano degli infortuni che scuotono la chiesa cattolica, a molti commentatori la gaffe di Papa Francesco è piaciuta, l’hanno presa come una conferma della sua «modernità», del suo essere «uomo del popolo». E poi il Papa che si lascia scappare una parolaccia così ben scandita durante l’Angelus è una notizia, lo sarebbe se succedesse a Renzi, figurarsi se la F-word (come la definiscono gli anglosassoni) la molla il pontefice dalla finestra di San Pietro.

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QUELLI CHE STANNO ZITTI – Invece nei paesi a maggioranza cattolica la cosa non è stata considerata una notizia, nessuna delle maggiori testate italiane, francesi o spagnole ha ancora pubblicato un trafiletto o un riferimento alla gaffe papale, hanno rinunciato persino al video che registra lo scivolone e che in queste ore sta raccogliendo migliaia di visioni all’ora.



AUTOCENSURA? – Provare per credere, la differenza è netta ed evidente, a fronte di decine di articoli di testate anglofone che spaziano dagli Stati Uniti all’India e che aumentano di ora in ora con la diffusione della notizia, c’è il deserto i fonti provenienti dai paesi latini, dove pure la notizia corre sui social network ed è stata ripresa con dovizia dai siti minori e rimbalzata da migliaia di persone, tra i quali non spicca la presenza dei giornalisti, come se ridere del Papa sia pregiudizievole per la carriera. Un’autocensura evidente ed efficace che stupisce per la sua efficacia e che risalta ancora di più al confronto del trattamento riservato alla notizia nei paesi dove la chiesa cattolica esercita minore influenza.